Dal 2019 chi comprerà un’auto non inquinante usufruirà di un incentivo statale. Lo stabilisce la manovra finanziaria dei prossimi tre anni varata dal governo giallo verde. Il MoVimento 5 Stelle mantiene così le promesse fatte in campagna elettorale, mettendo in atto alcune delle norme per la transizione ecologica presenti nel programma di governo.
Gli italiani che acquisteranno un’auto nuova inquinante andranno incontro a una tassa addizionale da pagare in base “al numero di grammi di biossido di carbonio emessi”. L’entità dell’imposta può variare dai 150 ai 3.000 euro. Lo si legge in un emendamento alla legge di bilancio, che è stato riformulato e approvato in commissione Bilancio.
La medesima modifica inserita nella manovra prevede incentivi che vanno da un massimo di 6.000 euro per le auto elettriche fino a un minimo di 1.500 euro per chi comprerà nello stesso arco di tempo un’auto a gas. Per quelle dotate di un motore ibrido il vantaggio sarà di 3000 euro.
L’emendamento ricorda da vicino l’iniziativa del governo francese sempre nell’ambito di un piano di transizione ecologica. Nel caso della Francia, l’incremento della tassa del carburante ha scatenato dal 17 novembre le proteste del collettivo dei cosiddetti “gilet gialli”.
Il movimento ha ottenuto un’importante vittoria in settimana, con le autorità che hanno imposto una moratoria sull’aumento delle tasse sulla benzina, che secondo i manifestanti riduceva pesantemente il potere d’acquista di alcune categorie.