Partenariato Pubblico Privato: una svolta all’insegna di efficienza e sostenibilità (anche) finanziaria
di Luigi Mazzoncini (partner fondatore dello Studio Lipani Catricalà & Partners)
Il ricorso al Partenariato Pubblico Privato (PPP) rappresenta un’opportunità concreta per accelerare la ripresa economica del Paese.
E’ indubbio, infatti, che il PPP rappresenti un modello sano ed efficiente di collaborazione strategica tra soggetti pubblici e imprese private.
Rilevanti sono i vantaggi: l’accelerazione degli investimenti; la riduzione dei tempi di attuazione rispetto alle tradizionali procedure di appalto pubblico; la condivisione dei rischi, per cui si riduce la pressione finanziaria sulle finanze pubbliche e si incentiva il privato a gestire efficientemente il progetto; la ricerca di innovazione e qualità quali elementi generatori di efficienza per le imprese private coinvolte nella realizzazione e gestione dei progetti.
Le innovazioni del nuovo Codice dei Contratti Pubblici
Consapevole della strategicità del PPP e dell’essenzialità di un pieno coinvolgimento di investitori istituzionali e istituti finanziari, il Legislatore del nuovo Codice dei Contratti Pubblici ha operato una profonda revisione della materia, nell’ottica di razionalizzare, riorganizzare e, soprattutto, semplificare le regole relative al PPP, rendendolo, così, più attrattivo per il mercato.
Secondo la nostra esperienza di avvocati amministrativisti, tale approccio dovrebbe consentire di superare le criticità emerse negli anni, aprendo la strada a una maggiore efficienza e collaborazione tra il settore pubblico e privato.
Il nuovo Codice dei Contratti Pubblici, in particolare, riconosce l’importanza del PPP introducendo cambiamenti finalizzati a ridurre la complessità burocratica e a semplificare i processi decisionali, con l’obiettivo di accelerare l’avvio dei progetti infrastrutturali necessari per la crescita del Paese.
In quest’ottica, da una parte, sono state chiarite le regole di ripartizione dei rischi, al fine di consentire maggiori certezze applicative e una gestione efficace e consapevole dei rischi relativi sia alla realizzazione del progetto, sia alla gestione dell’infrastruttura. Sotto altro profilo, le procedure di partecipazione alle iniziative di PPP sono state sensibilmente semplificate, con una rilevante riduzione degli oneri amministrativi. Infine, si prevede una valutazione approfondita degli aspetti economico-finanziari dei progetti, riferita non solo e non tanto alla fase di presentazione, quanto, soprattutto, alla vita intera dell’iniziativa.
Gli impatti sul ruolo degli istituti finanziari
Le semplificazioni sopra descritte, dal nostro punto di vista, dovrebbero comportare benefici tangibili per il sistema Paese, tra i quali un maggiore coinvolgimento degli istituti finanziari nel PPP.
La nuova disciplina, infatti, consente oggi di beneficiare dell’esperienza del mondo finanziario nella iniziale strutturazione dei progetti, contribuendosi così a garantire che gli stessi siano ben concepiti e finanziariamente sostenibili fin dalla fase embrionale.
Inoltre, il supporto fornito dalle banche per i progetti PPP potrà essere più flessibile, mediante l’uso di strumenti finanziari innovativi, come obbligazioni verdi o sociali, che promuovono la sostenibilità ambientale e sociale nei progetti PPP.
Ulteriore elemento di rilievo è l’attenzione che il nuovo Codice dei Contratti Pubblici dedica al monitoraggio della performance finanziaria dei progetti: le banche saranno chiamate a svolgere un ruolo attivo nel monitorare la salute finanziaria delle iniziative e nell’identificare eventuali rischi finanziari in anticipo. A tal riguardo, le banche saranno incoraggiate a valutare attentamente l’impatto finanziario a lungo termine dei progetti, assicurando che siano in grado di generare flussi di cassa sostenibili per tutto il periodo contrattuale. E’ evidente come ciò contribuirà a creare le migliori prassi in materia di forme e caratteristiche tecniche di finanziamento dei progetti PPP e, a tendere, la modellizzazione e semplificazione del coinvolgimento degli istituti finanziari anche a beneficio degli operatori economici direttamente interessati alla realizzazione e gestione dei progetti.
Idee per il futuro
Auspichiamo, quali operatori del settore, che le novità introdotte dal Legislatore in materia di PPP rappresentino effettivamente una svolta significativa per l’Italia, aprendo la strada a una maggiore efficienza, competitività e collaborazione tra il settore pubblico e privato, nonché promuovendo lo sviluppo di infrastrutture di qualità e una crescita economica sostenibile.
Guardando avanti, riteniamo che la futura digitalizzazione degli appalti e dei PPP, costituirà un ulteriore fattore di semplificazione e accelerazione, nel solco dell’implementazione di un processo di innovazione che non può e non deve fermarsi.
Proprio su questa traccia, a nostro avviso, il sistema degli appalti pubblici potrebbe essere in un futuro non troppo lontano il terreno di elezione per l’adozione di strumenti evoluti, quali gli smart contract su piattaforme blockchain, che consentiranno automatismo, trasparenza e sicurezza nel monitoraggio dell’avanzamento dei progetti, nella gestione degli indicatori di performance e dei livelli di servizio e nell’esecuzione e gestione delle transazioni finanziarie.
Ma questo sarà un altro capitolo della saga italiana degli appalti pubblici.