Tempi duri per le partite Iva. A breve partiranno le nuove lettere dell’Agenzia delle Entrate, che potranno essere visionate accedendo al proprio cassetto fiscale in cui saranno messe a disposizione le comunicazioni relative a possibili omissioni o anomalie nei dati dichiarati ai fini Isa con la dichiarazione dei redditi.
Cosa sono gli ISA
Gli Isa, acronimo di indici sintetici di affidabilità fiscale sono stati introdotti con il decreto legge n. 50/2017, dal periodo d’imposta 2018 e sostituiscono definitivamente gli studi di settore e i parametri. Gli Isa riguardano varie attività economiche dei comparti agricoltura, manifattura, commercio, servizi e professioni e rappresentano un nuovo strumento attraverso il quale si intende fornire a professionisti e imprese un riscontro accurato e trasparente sul loro livello di affidabilità fiscale. Nella sostanza, si tratta di indicatori costruiti in base a specifici Modelli Organizzativi di Business (MOB), cioè gruppi omogenei di imprese con caratteristiche simili, con una metodologia statistico-economica basata su dati e informazioni fiscali relativi a più periodi d’imposta.
Essi consentono agli operatori economici di valutare autonomamente la propria posizione e di verificare il grado di affidabilità su una scala di valori che va da 1 a 10. Per i lavoratori autonomi e le imprese che risultano “affidabili” sono previsti significativi benefici premiali. Nel dettaglio i contribuenti “virtuosi” beneficiano di una serie di vantaggi: così per esempio, per le imprese e i professionisti che raggiungono un punteggio almeno pari a 8 è previsto l’esonero, entro i limiti fissati, dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti d’imposta, nonché la riduzione di un anno dei termini per l’accertamento dei redditi di impresa e di lavoro autonomo e dell’Iva. I contribuenti con Isa almeno pari a 8,5 sono esclusi, inoltre, dagli accertamenti basati sulle presunzioni semplici.
Le comunicazioni attuali
Il provvedimento del 23 giugno 2022, firmato dal direttore Ernesto Maria Ruffini, individua ulteriori tipologie di “irregolarità” nei dati degli indici sintetici di affidabilità fiscale per il triennio 2018-2019-2020 che saranno pubblicate nel cassetto fiscale dei contribuenti interessati. In particolare, nelle comunicazioni Isa sono date indicazioni ai contribuenti al fine di sollecitare possibili comportamenti, ossia:
- evitare errori nella campagna dichiarativa in corso di svolgimento;
- correggere gli errori segnalati aderendo all’istituto del ravvedimento operoso;
- fornire indicazioni e chiarimenti all’amministrazione finanziaria attraverso l’apposito software di dialogo, disponibile sul sito dell’Agenzia.
Cosa devono fare le partite Iva? Personalmente o attraverso i loro intermediari delegati, possono prendere visione della comunicazione di anomalia di cui sono destinatari consultando il cassetto fiscale, mediante i servizi telematici delle Entrate.
All’interno dell’area riservata del sito dell’Agenzia di ciascun utente, accessibile con le credenziali Spid, Cie, Cns o, nei casi in cui possono essere rilasciate, con le credenziali Entratel/Fisconline, viene visualizzato un avviso personalizzato nell’area autenticata e inviato, ai riferimenti indicati dal contribuente, un messaggio di posta elettronica e/o un sms (Short message service) o di posta elettronica certificata (Pec), con cui l’amministrazione comunica la pubblicazione dell’avviso nel cassetto fiscale del contribuente interessato.
Per fornire eventuali chiarimenti e precisazioni all’Agenzia in relazione alla comunicazione ricevuta, i contribuenti e i loro intermediari, possono utilizzare, come “canale dedicato”, lo specifico software “Comunicazioni anomalie 2022”, disponibile sul sito dell’Agenzia, nella sezione “Isa (Indici sintetici di affidabilità)”.
Se il contribuente riconosce gli errori e le omissioni eventualmente commesse, ha la possibilità di regolarizzarli, usufruendo del ravvedimento operoso e beneficiando della riduzione delle sanzioni in ragione del tempo trascorso dalla commissione delle violazioni.
Nel dettaglio, il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate individua i criteri, elencati per ordine di ipotetico rischio, in base ai quali sono state predisposte le comunicazioni di anomalia nei dati degli Isa.
In particolare, sono state definite 23 diverse tipologie di casi, di cui 11 relative esclusivamente alle attività di impresa; 5 esclusivamente ad attività professionali e 7 a entrambe le tipologie di reddito. Rispetto al passato, nel caso in cui un contribuente risulti interessato da più di una tipologia di anomalia, sarà elaborata una comunicazione che contiene tutte le diverse anomalie riscontrate mentre in passato veniva segnalata solo quella ritenuta più grave.