Da grandi patrimoni derivano grandi ansie – di perdite e aggressioni al risparmio. Lo rivela con lampante evidenza statistica un’indagine condotta dal Bva-Doxa su commissione di Cfc Legal, una società specializzata in procedimenti a difesa di cittadini e aziende dall’azione dell’Agenzia delle Entrate.
Il sondaggio, che ha coinvolto in modalità online 300 soggetti in possesso di immobili messi a reddito, quote in società di capitali, auto di lusso, polizze vita, carte di credito gold/platinum/Amex, prodotti d’investimento finanziario, ha rivelato come il 95% di questo campione “di ceto benestante” percepisca un rischio concreto di perdita o aggressione del patrimonio, in particolare (62%) per le somme legate al conto corrente e, in secondo luogo (44%) alla prima casa. La protezione del patrimonio, a livello emotivo, è un’esigenza collegata in primo luogo alla serenità della famiglia (60%) e al futuro dei figli (57%).
La consapevolezza sugli strumenti di difesa
Assieme ai rischi percepiti, questa categoria di risparmiatori si è dimostrata decisamente consapevole dei mezzi di protezione patrimoniale disponibili. Per quanto riguarda l’uso degli strumenti di tutela patrimoniale, l’84% del campione afferma di almeno uno. Nel dettaglio, il 65% degli intervistati hanno acceso polizze assicurative, il 30% ha costituito un fondo patrimoniale, il 22% ha intestato o donato beni a familiari, il 13% ha quote in srl, l’11% ha un contratto di affidamento fiduciario e un ultimo 6% ha disposto un trust.
Quasi un quinto del campione (18%) ha sperimentato di persona le problematiche legate ad una mancata o non adeguata tutela patrimoniale, per contenziosi fiscali, successioni, partecipazioni societarie o altre situazioni. E quasi la metà (47%) conoscono qualcuno che si è trovato in una o più di queste situazioni.
“La tutela patrimoniale è una priorità che ogni imprenditore deve avere”, ha commentato Carlo Carmine, Difensore Patrimoniale e Presidente del Gruppo CFC Garanti dell’Imprenditore, “dall’indagine Doxa quello che balza agli occhi è circa un italiano su due (il 47%) dichiara di avere una mancata o comunque non adeguata tutela patrimoniale: ciò sia per contenziosi fiscali, successioni, ma anche partecipazioni in società”.