ROMA (WSI) – Tentativi di partenza di movimenti di prima mattina che non si vedevano da un po’ di tempo, che ci fanno respirare la vera essenza del mercato valutario. Questo quello cui stiamo assistendo oggi, con il dollaro che sembra essere ben comprato contro le major, andando a salire contro euro e sterlina dopo una notte di salita contro il dollaro australiano. Ma non considereremo correlazioni intramarket anche per oggi.
Sterlina sotto i riflettori
Se non si parla di economie oceaniche o britannica, i dati macro si stanno rivelando deboli per quanto concerne la propria capacità di muovere i mercati. Così cominciavamo la seconda sezione del nostro articolo di ieri mattina e, con la pubblicazione del dato sulle vendite al dettaglio per il mese di febbraio delle ore 10.30, dato che ha toccato un +4.2% contro attese di un miglioramento che sfiorava il +3%, abbiamo avuto una reazione molto positiva del pound, che è riuscito a partire bene a rialzo contro il dollaro e di conseguenza contro le altre valute.
Dollaro che invece, nel corso della giornata è riuscito, seppur lievemente, a salire contro l’euro e a mantenersi stabile contro lo yen giapponese, mentre, se ragioniamo dal punto di vista delle valute oceaniche, il dollaro australiano è andato bene ad apprezzarsi per poi partire con una correzione significativa (dal punto di vista del brevissimo periodo), che sta riportando i prezzi verso i supporti. Abbiamo citato la salita e la correzione del dollaro australiano contro il biglietto verde e non la discesa e ripartenza di quest’ultimo contro la valuta oceanica in quanto i flussi non sono risultati dollarocentrici ieri (come evidenziavamo già nel titolo del nostro Morning Adviser), ma hanno interessato le principali divise, prese singolarmente. Tornando al pound, oggi avremo la pubblicazione del GDP, atteso al 2.7%, pari al precedente, che potrebbe portare ad aumenti di volatilità, pur essendo un dato che solitamente, quando si tratta di altre divise, non va a muovere tanto i mercati, ma qui parliamo della sterlina.
QUADRO TECNICO
EurUsd: buona discesa della moneta unica europea, dopo la tenuta delle resistenze intraday viste ieri. Abbiamo anche superato la soglia di 1.3750, giungendo come da attese in area di punti statici precedenti. Ci muoviamo ora sotto la media a 21 dopo una figura di continuazione del trend di breve discendente, con i prezzi che se dovessero superare a ribasso area 1.37 ¼ potrebbero tentare delle estensioni verso la zona rappresentata da 1.3690/1.3710, all’interno della quale i prezzi potrebbero fermarsi in qualsiasi momento. Ritorni sopra 1.3765 (considerato ieri per valutare ulteriori approfondimenti ribassisti, potrebbero rendersi necessari per valutare dei tentativi di ripartenza verso 1.3790.
UsdJpy: nessuna operatività sul cambio, in quanto 101.90 non è stato superato né toccato e 102.40 ha contenuto i tentativi di ripartenza verso l’alto. Continuiamo a seguire questi due confini riproponendo i livelli visti ieri. Curiamo dunque 101 ¾ anziché 101.90 per rotture importanti, con l’idea che un ritorno sotto quest’ultimo livello potrebbe essere propedeutico al raggiungimento del primo livello indicato e 102.40 su eventuali rialzi, per puntate verso gli ultimi livelli di confine statici, passanti per 102.60.
EurJpy: 140 ¼ non superato e nessun approfondimento ribassista per il cross, che ora sta però consolidando all’interno di quella che potrebbe essere una bandiera di continuazione ribassista, sotto la media mobile a 21 periodi oraria. Una tenuta di quest’area potrebbe risultare propedeutica a partenze ribassiste che se dovessero superare a ribasso i livelli considerati ieri potrebbero portare al raggiungimento di area 139.80 ed eventualmente in estensione 50.
GbpUsd: ottima l’impostazione tecnica del cable che, dopo la bandiera di continuazione formata ieri mattina su un time frame orario in area media a 21, è partito verso i target rappresentati da 1.6600 e 1.6625, superando quest’ultimo di pochi punti. Nel pomeriggio è avvenuta una correzione fermatasi sulla media a 21 e sopra i massimi statici precedenti che ha portato a ripartenze blande, non in grado di formare nuovi massimi. L’idea è dunque quella di seguire eventuali tentativi di rotture ribassiste da considerare una volta che dovessimo vedere superata l’area rappresentata da 1.6580 (difficile valutare eventuali vendite sopra questo livello a causa del poco risk reward offerto dalle impostazioni), con 1.6550 come primo target su quella che si configurerebbe come pera cotta, mentre in caso di superamento rialzista di area 1.6635 potrebbe essere possibile considerare eventuali tentativi di rotture rialziste verso 1.6650/65, dove valutare attentamente possibili divergenze ribassiste tra prezzi e stocastici su un 4 ore.
AudUsd: perfetta la rottura a rialzo della congestione studiata ieri mattina, con i prezzi che hanno raggiunto una nuova zona di consolidamento tra 0.9250 e 0.9270 (ulteriore rettangolo orario sempre sopra la media a 21 oraria), che ha portato a nuove rotture rialziste, prima di assistere a quelle che abbiamo già visto essere state delle correzioni. Possibile ora seguire l’area di 0.9215 su un time frame a 4 ore, oltre la quale il mercato potrebbe tentare delle correzioni più importanti ma che se dovesse tenere, insieme a quella che comincia ad essere un’area di supporto passante per 0.9240, potrebbe essere propedeutica a tentativi di raggiungimento dei massimi della notte, ed in estensione 0.9320.
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