ROMA (WSI) – Se si andasse al voto oggi il Partito Democratico la spunterebbe ma con una percentuale di consensi molto inferiore a quella dei mesi scorsi. Il PD ha subito un calo scendendo al 32%, di pari passo con un nuovo balzo del MoVimento 5 Stelle, che arriverebbe al 26%, consolidando il secondo posto.
Ma a vincere sarebbe il popolo degli astenuti: 20 milioni non si recherebbero oggi alle urne.
La Lega Nord si piazzerebbe terza con il 16%, quasi 5 punti in più di Forza Italia, ferma all’11,5%.
Più staccate le altre forze politiche: Sel al 4,3%, Fratelli d`Italia della Meloni al 4%, Ncd-Udc di Alfano al 3,8%. Sotto il 2% le altre liste.
Sono i dati principali pubblicati nel Barometro Politico di luglio dall’Istituto Demopolis.
Ma il dato più rilevante del sondaggio di luglio sugli orientamenti di voto è rappresentato dalla crescita ulteriore dell’area dell’astensione: quasi 20 milioni di italiani non si recherebbero oggi alle urne. Mentre scendono a 27 milioni gli italiani che alle elezioni parteciperebbero.
“È un contesto elettorale aperto ed in costante evoluzione: il dato più rilevante degli ultimi mesi – spiega il direttore dell`Istituto Demopolis Pietro Vento – è rappresentato dalla crescita dell`area dell`astensione, ormai oltre qualunque quota fisiologica del passato: l`affluenza alle urne crollerebbe dal 75% delle Politiche 2013 al 59% di oggi. Se ci si recasse alle urne, quasi 20 milioni di italiani non voterebbero: è un bacino elettorale senza precedenti, segno di ulteriore incertezza nello scenario politico del Paese”.
Quanto ai partiti, “il trend storico Demopolis – afferma il direttore dell`Istituto Pietro Vento – fornisce il quadro dell`evoluzione del consenso ai primi due partiti, entrambi attestati intorno al 25,5% alle Politiche del 2013. Il PD, con Matteo Renzi, raggiunge il 30% nel febbraio 2014 e sfiora il 41% alle Europee; dopo aver toccato il 31% a fine giugno, si posiziona oggi al 32%. Il Movimento 5 Stelle, in recupero, torna con il 26% sui valori percentuali delle Politiche di due anni addietro”.
I dati del Barometro Politico Demopolis confermano anche il mutamento degli equilibri in seno all`area di centrodestra: i mesi del Governo Renzi hanno visto una progressiva riduzione del peso elettorale di Forza Italia, passata dal 23% del febbraio 2014 all`11,5% odierno. Inversamente proporzionale appare invece la crescita della Lega di Salvini: dal 3,8% di 16 mesi fa al 13% di dicembre, sino al 16% di oggi.
(DaC)