Economia

Pechino nel mirino di Usa e UE: guerra commerciale in arrivo

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PECHINO (WSI) – E’ alta la tensione fra Pechino e Washington con la Cina che avverte gli Stati Uniti che in caso di guerra commerciale non ci sarà alcun vincitore.

L’avvertimento arriva dopo che la Casa Bianca ha chiesto formalmente al rappresentante per il commercio americano Robert Lighthizer di lanciare un’indagine sul rispetto della proprietà intellettuale da parte delle autorità cinesi.

L’accusa da parte dell’amministrazione americana è che le autorità di Pechino costringano le imprese americane che operano in Cina a svelare i propri segreti industriali. L’indagine potrebbe durare fino a un anno e potrebbe concludersi con una serie di sanzioni commerciali contro Pechino.

Da qui la dura risposta degli asiatici tramite il portavoce del ministero cinese degli affari esteri Hua Chunyin:

“Non vi è alcun futuro possibile nello scatenare una guerra commerciale. Nessuno ne uscirà vincitore, ci saranno solo sconfitti. Credo che la Cina e gli Stati Uniti debbano continuare a lavorare insieme per uno sviluppo stabile e solido di relazione economiche e commerciali bilaterali sulla base del rispetto reciproco”.

L’amministrazione Trump sospetta che l’obiettivo principale della politica commerciale cinese sia quello di acquisire proprietà intellettuale americana e di altri paesi occidentali attraverso lo strumento delle joint venture paritarie. L’accusa di Washington è che le imprese straniere che vogliono operare in Cina devono per forza avere un socio al 50% e sono spesso obbligate a rivelare i propri segreti industriali.

E c’è anche chi vede nella questione nordcoreana e soprattutto la riluttanza finora dimostrata da Pechino nel prendere iniziativa, il vero motivo dietro l’indagine avviata dalla Casa bianca. Ma il portavoce cinese afferma:

“Il problema della penisola coreana e il commercio sino-americano non hanno nulla a che vedere fra di loro e non sarebbe appropriato utilizzare l’uno per esercitare pressione sul secondo”.

Da settembre più controlli in UE

Intanto arriva la notizia che da settembre l‘Unione europea potrebbe introdurre  una serie di controlli serrati in merito alle acquisizioni di società europee da parte di aziende extraeuropee. Lo riporta il Financial Times, citando alcune fonti, secondo le quali la stretta punta ad affrontare i timori sollevati dagli ingenti investimenti cinesi nel Vecchio continente.

L’obiettivo di Bruxelles, come riporta il quotidiano economico della City, è quello di un migliore coordinamento degli esistenti sistemi di controllo a livello nazionale per incoraggiare l’uso di criteri simili in tutta l’Unione Europea. La Commissione sta anche valutando una proposta più controversa che prevede l’introduzione di controlli a livello europeo da applicare alle acquisizione delle aziende che ricevono fondi europei.