Come e quando posso andare in pensione? Posso fare qualcosa per anticipare l’accesso a pensione? Questa la domanda che si pongono in molti, giovani e no, alle prese con un mercato del lavoro in continua evoluzione. Per questo l’Inps ha reso disponibile online il servizio “PensAMi” il nuovo simulatore ideato per affiancare e accompagnare gli utenti a comprendere il proprio futuro pensionistico.
“PensAMi”, si legge nella nota, permette a tutti, senza autenticazione, di verificare i possibili scenari pensionistici considerata l’attività lavorativa svolta.
Rispondendo a poche domande, l’utente ha subito accesso alle informazioni sulle principali prestazioni pensionistiche a cui potrebbe aver diritto, alla data alla quale potrebbe accedere alla pensione, e ai dettagli sulle modalità di calcolo applicate. Nell’ultimo step si può verificare se attraverso alcuni istituti, come il servizio militare, si può incidere sulla pensione futura.
Lo scopo del simulatore è esclusivamente informativo, il risultato è basato sulle risposte e dati forniti dall’utente e il servizio è aggiornato alle ultime novità legislative (legge 30 dicembre 2021, n. 234) in materia di accesso alla pensione anticipata ossia “Opzione donna” e “Quota 102”.
PensAMi: come funziona
Il simulatore è articolato in tre livelli. Per ogni livello, si troveranno alcune domande che permetteranno di acquisire le informazioni utili per definire uno scenario pensionistico personalizzato. Al termine di ogni livello si potrà accedere al riepilogo del proprio scenario pensionistico, sulla base delle risposte fornite. Alla fine di ogni livello, si potrà poi decidere se fermarsi o andare avanti al livello successivo, fino al terzo, per approfondire e definire ulteriormente il proprio scenario.
Al primo livello si potrà scoprire a quali pensioni si ha diritto sulla base dell’intera contribuzione indicata ed il sistema di calcolo applicato.
Al secondo livello si scoprirà da quale data si potrà andare in pensione tenendo conto della contribuzione presente in ciascuna gestione.
Al terzo livello si scoprirà se si potrà anticipare l’accesso a pensione.
Il simulatore fornisce informazioni esclusivamente sui trattamenti pensionistici diretti relativi alle seguenti gestioni previdenziali gestite dall’INPS (Fondo pensioni lavoratori dipendenti (FPLD), Gestione esercenti attività commerciali (COM), Gestione artigiani (ART), Gestione coltivatori diretti, mezzadri e coloni (CD/CM), Gestione separata, Cassa pensioni dei dipendenti delle amministrazioni dello Stato (CTPS), Cassa pensioni dei dipendenti degli Enti locali (CPDEL), Cassa pensioni degli ufficiali giudiziari (CPUG), Cassa pensioni insegnanti (CPI), Cassa pensioni sanitari (CPS)) in base alle disposizioni vigenti.
Inoltre PensAMI fornisce informazioni sulle pensioni maturate dal 2019 e non calcola gli importi pensionistici e pertanto non verifica i requisiti pensionistici collegati a tale importi. I risultati forniti in modo anonimo non hanno valore né certificativo né costitutivo del diritto.
Lo svolgimento di particolari attività può consentire l’accesso a pensione sulla base di requisiti diversi da quelli restituiti dal simulatore, nonostante l’iscrizione ad una delle gestioni indicate (ad es. lavoratori agricoli, personale militare, lavoratori marittimi, minatori, lavoratori del settore editoria, etc.)
Il simulatore utilizza come unità di misura gli anni e i mesi, senza considerare i giorni. I risultati restituiti, pertanto, potrebbero non corrispondere esattamente alla situazione reale e possono essere verificati presso le sedi dell’INPS. Il simulatore infine non tiene conto dell’eventuale titolarità di pensioni.
Quota 102 e Opzione donna: come funzionano
Soffermandoci brevemente sulle novità previdenziali per il 2022, partendo da quota 102, questa misura di accesso alla pensione in anticipo varrà solo per un anno. Con Quota 102 nel 2022 sarà possibile andare in pensione anticipata con 64 anni di età e 38 anni di contributi. Il diritto, se conseguito entro il 31 dicembre 2022, potrà essere esercitato anche successivamente.
In base alla relazione tecnica del Ministero dell’Economia e delle Finanze, quota 102 peserà per 1,6 miliardi di euro in manovra e permetterà di accedere al pensionamento anticipato a una platea di circa 60 mila lavoratori nei prossimi 4 anni. Dalle 5 alle 10 volte in meno rispetto a chi ha usufruito di Quota 100, che ha avuto un costo per il 2019 di 2,18 miliardi di euro e di 3,53 miliardi nel 2020.
Nel 2022 si potrà continuare a fruire dell’Opzione donna, un trattamento pensionistico calcolato secondo le regole di calcolo del sistema contributivo ed erogato, a domanda, in favore delle lavoratrici dipendenti e autonome che hanno maturato i requisiti previsti dalla legge entro un termine preciso.
In particolare l’Opzione è fruibile dalle lavoratrici con 58 anni di età se dipendenti e 59 se autonome e 35 di contributi e vedranno l’assegno calcolato interamente col metodo contributivo che significa un taglio di circa il 25-30 per cento dell’importo dell’assegno.