La pensione di vecchiaia è una prestazione economica costituita dal versamento mensile di una somma di denaro da parte dell’INPS in favore di un lavoratore che abbia raggiunto una determinata età e che abbia versato un certo numero di contributi.
Pensione di vecchiaia: quando si può avere
L’età minima per ottenere la pensione di vecchiaia è stata più volte innalzata negli anni, l’ultima volta dalla legge di riforma Fornero. Quindi la pensione di vecchiaia è data dal raggiungimento dell’età anagrafica prevista dalla legge e dal versamento di un determinato numero di contributi. In particolare, l’accesso alla pensione di vecchiaia si raggiunge al compimento dei 67 anni se si è in possesso di almeno 20 anni di contributi. Tale regola rimarrà tale fino al 31 dicembre 2022. Per conoscere le altre forme pensionistiche clicca qui.
Le deroghe Amato
Per quanto riguarda i contributi minimi per l’accesso al pensionamento di vecchiaia, questi devono essere almeno 20 anni. Tuttavia ci sono alcuni casi, in cui la pensione di vecchiaia ordinaria si può ottenere con soli 15 anni di contributi. Si parla in tal caso delle cosiddette deroghe Amato dalla Legge Amato 503/1992 che permette di accedere alla pensione di vecchiaia con 15 anni di versamento dei contributi.
Per poter fruire della prima deroga Amato, occorre aver versato tutti i 15 anni di contributi prima del 31/12/1992 e il lavoratore deve essere iscritto al Fondo lavoratori dipendenti o alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi dell’INPS.
Nella seconda deroga Amato, rientrano tutti coloro che, con 15 anni di contributi, hanno ottenuto l’autorizzazione del versamento dei requisiti volontari prima del 31/12/1992 anche se non hanno mai versato contributi volontari. Rientrano in questa deroga tutti i contributi, ma soltanto per lavoratori dipendenti ed autonomi iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria dell’INPS, come pure per gli iscritti ex Enpals.
Nella terza deroga Amato infine rientra chi possiede un’anzianità assicurativa di almeno 25 anni e il primo contributo deve essere stato versato almeno 25 anni dalla data del raggiungimento dei requisiti per la pensione.
E’ necessario avere 15 anni di contributi da lavoro dipendente versati all’Assicurazione generale obbligatoria o ad un fondo sostitutivo o esonerativo. Infine, di questi 15 anni almeno 10 devono essere stati lavorati per periodi non inferiori alle 52 settimane. La terza deroga Amato si applica solamente nei confronti dei lavoratori dipendenti iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria o ad un fondo sostitutivo o esonerativo della medesima.
Isopensione
Per chi presenta determinati requisiti è possibile usufruire anche della cosiddetta isopensione. Si tratta della misura di pensione anticipata per i lavoratori prossimi al pensionamento, i quali possono lasciare il lavoro con 7 anni di anticipo, previo accordo aziendale. Fino al 2023, i lavoratori dipendenti potranno dunque utilizzare lo scivolo pensionistico, a spese dell’azienda per cui lavorano. Clicca qui per saperne di più.