Quando verranno pagate le pensioni nel corso del mese di agosto? Ma soprattutto sono previste delle sorprese per chi percepisce l’assegno previdenziale? In linea di principio, i pagamenti partono dal primo giorno bancabile del mese: in altre parole dal primo giorno lavorativo, escludendo, quindi, i giorni festivi ed il fine settimana. Questa regola è efficace per quanti ricevono la pensione direttamente in banca; discorso diverso, invece, per chi si reca alla posta per incassare l’assegno.
Il mese di agosto parte con un giorno lavorativo. Quindi i pagamenti scatteranno da subito. Ma andiamo a vedere nel dettaglio il calendario dei pagamenti ad agosto.
Quando pagano le pensioni ad agosto
Martedì 1° agosto risulta essere una data particolarmente importante per chi percepisce una pensione. È, infatti, il primo giorno valido nel quale si percepiscono gli assegni previdenziali. I diretti interessati, dal prossimo mese, avranno la possibilità di contare su qualche nuovo aumento, che è costituito dalle rivalutazioni, dagli arretrati e da eventuali rimborsi Irpef.
Molti pensionati preferiscono andare ad incassare la pensione direttamente ad un ufficio postale. Questo è il motivo per il quale Poste italiane ha predisposto il consueto calendario per l’erogazione degli assegni previdenziali, a cui si devono attenere i pensionati per andare a ritirare la pensione.
Ecco quando ci si potrà recare alla posta per ritirare le proprie spettanze:
- cognomi dalla A alla C: martedì 1° agosto 2023;
- cognomi dalla D alla K: mercoledì 2 agosto 2023;
- cognomi dalla L alla P: giovedì 3 agosto 2023;
- cognomi dalla Q alla Z: venerdì 4 agosto 2023.
I pensionati hanno la possibilità di consultare il cedolino relativo al mese di agosto direttamente sul sito dell’Inps.
Gli aumenti previsti
Sicuramente tra le informazioni più interessanti che emergono direttamente dal cedolino dell’Inps vi sono le operazioni di conguaglio relative alla presentazione del Modello 730/2023.
Dichiarazione dei redditi
In base a quanto è emerso dalla dichiarazione dei redditi, i diretti interessati potrebbero ritrovarsi con la pensione di agosto:
- un rimborso Irpef, nel caso in cui abbiano maturato un credito d’imposta;
- una trattenuta, qualora risultasse necessario procedere con il conguaglio del debito del contribuente. Il conguaglio può essere rateizzato, rispettando una regola molto importante: il pagamento delle rate si deve concludere entro novembre.
Altre trattenute Irpef
Sicuramente ad agosto tra le operazioni straordinari, che hanno un determinato peso, ci sono le trattenute Irpef, che possono condizionare la pensione di agosto 2023. Oltre alla trattenuta Irpef mensile, il prossimo mese sono previste le addizionali regionali e comunali relative al 2022 e quelle in acconto per il 2023, che si stanno applicando dallo scorso mese di marzo e continueranno a pesare sull’assegno fino a novembre 2023.
Ci sarà inoltre il recupero delle trattenute Irpef del 2022, nel caso in cui siano state effettuate in misura inferiore rispetto a quanto dovuto su base annua.
Adeguamento della pensione
Sempre ad agosto è previsto l’adeguamento della rata della pensione aggiornata, in caso in cui dovessero essere emerse dalle verifiche a consuntivo per le prestazioni erogate in via provvisoria nel biennio 2020-2021
Eventuali arretrati, che possono avere un importo fino a 500 euro, vengono versati con la mensilità di agosto. Nel caso in cui dovesse essere effettuata una trattenuta per eventuali somme versate in eccesso viene effettuata nel corso del mese di ottobre.
Come si calcola il rimborso della pensione
Non è previsto alcun rimborso per le pensioni fino a tre volte il minimo. Ci stiamo riferendo agli assegni previdenziali che possono arrivare fino a 1.405,05 nel 2012 a 1.443,00 nel 2013. Cerchiamo di capire, invece, a quanto ammontano le quote di rivalutazione per gli altri assegni.
Pensioni tra tre e quattro volte il minimo
In questo caso l’assegno è compreso tra i 1.405,05 e 1.873,40 nel 2012 e 1.443 e 1.924 nel 2013. In questo caso:
- per il biennio 2012-2013, si deve applicare una rivalutazione del 20%;
- per il biennio 2014.2015: la rivalutazione è compresa tra il 20% ed il 40% (è in pratica dell’8%);
- dal 2016: la rivalutazione è tra il 50% ed il 40%. È, quindi, pari al 20%.
Pensioni tra quattro volte e cinque volte
In questo caso gli assegni sono compresi tra 1.873,40 e 2.341,75 euro nel 2012 e 1924 e 2.405 nel 2013. Le rivalutazioni che si applicano sono le seguenti:
- biennio 2012-2013: rivalutazione del 20%;
- biennio 2014-2015: il 20% del 20%, quindi il 4%;
- dal 2016: il 50% del 20%, quindi il 10%.
Pensioni tra le cinque e le sei volte
In questo caso le pensioni hanno un importo compreso tra 2.341,75 e 2.810,10 euro nel 2012, e fra 2.405 e 2.886 euro nel 2013. Le rivalutazioni sono pari a:
- biennio 2012-2013: 10%;
- biennio 2014-2015: il 20% del 10%, quindi il 2%:
- al 2016: il 50% del 10%, quindi il 5%.
Gli aumenti per le tre fasce di pensioni
Ecco infine quanto prenderanno in agosto le tre diverse fasce di pensionati, in base ai criteri appena esposti:
- per gli assegni compresi tra le tre e le quattro volte il minimo: il 1° agosto riceverà un rimborso complessivo pari a 769,27 euro;
- per gli assegni compresi tra quattro e cinque volte il minimo: l’aumento totale di agosto è pari a 529,98;
- per gli assegni compresi tra cinque e sei volte il minimo: l’aumento totale è pari a 330,99 euro.