Allarme pensioni per i più giovani in Italia. Per i millennial nemmeno la previdenza complementare potrebbe bastare secondo Assoprevidenza. Le prospettive economiche incerte unite all’emergenza demografica rischiano di lasciare molti dei rappresentanti delle nuove generazioni senza una pensione decente.
Se ne parlerà oggi pomeriggio a Roma in un dibattito dal titolo “Il Welfare dei Millenial“, a cui parteciperanno anche il presidente dell’Inps Tito Boeri e alcuni giornalisti e politici. Secondo l’associazione previdenziale italiana c’è bisogno di un “welfare integrato e flessibile, supporto alle famiglie per incentivare le nascite, piani di inserimento nel mondo produttivo dell’immigrazione di qualità, assicurazione obbligatoria contro la non autosufficienza
“In assenza di interventi che contrastino il calo demografico e con forti incertezze occupazionali nemmeno la previdenza complementare, tradizionalmente intesa, basterà per garantire ai più giovani una vecchiaia decorosa”: questo è il concetto che esprimerà oggi durante il suo intervento alla tavola rotonda di Obiettivo Italia il presidente di Assoprevidenza Sergio Corbello.
Il mercato del lavoro, sostiene Corbello, resta il problema primario da affrontare: “La disoccupazione, combinata con gli effetti della non continuità di impiego che caratterizza soprattutto il lavoro giovanile, ha pesanti ricadute sul welfare, a cominciare dalla pensione di base, perché si riducono progressivamente gli apporti contributivi” delle pensioni.
Una valida risposta, secondo Corbello, possono essere i prodotti e i programmi di welfare integrato estremamente flessibili, che mettano insieme previdenza e sanità, coperture di bisogni diversi – ivi compreso un ombrello contributivo per brevi periodi di disoccupazione involontaria – con possibilità che vi possano contribuire datori di lavoro e dipendenti e, senza soluzione di continuità, gli interessati divenuti, non necessariamente per scelta, lavoratori autonomi.
Le prospettive per i millennial appaiono ancora più allarmanti a causa dell’emergenza demografica (denatalità e crescente invecchiamento). Secondo Sergio Corbello occorrono da una parte” interventi di sostegno e supporto alle famiglie per incentivare le nascite”, dall’altra “politiche di inserimento nel ciclo produttivo dell’immigrazione di qualità”.
Infine, con riferimento al progressivo invecchiamento della popolazione, dice Corbello, rilanciando una proposta che Assoprevidenza porta avanti da anni, “occorre rendere obbligatoria l’assicurazione cosiddetta LTC (Long Term Care), che interviene con sostegno economico o con la fornitura di servizi in caso di perdita dell’autosufficienza”. L’obbligatorietà (vita intera) esalta la solidarietà intergenerazionale della copertura e ne rende assai contenuti i costi individuali.