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Pensioni all’estero: stop all’assegno dal 1° luglio. Ecco come saranno pagate

Grandi novità per i pensionati Inps all’estero. Dal mese di luglio alcuni di questi non potranno più ricevere la pensione tramite assegno. L’Istituto nazionale di previdenza sociale paga pensioni all’estero in circa 160 paesi ed esse rappresentano il 2,3% del totale delle pensioni erogate dall’Istituto. Le pensioni in regime internazionale sono circa 680mila, di cui il 36% pagate all’estero, per un importo di circa 562 milioni di euro.

Come sono pagate le pensioni Inps all’estero

Per il pagamento delle pensioni all’estero, dal 1° febbraio 2012, la gestione del servizio di pagamento delle pensioni INPS è affidata a Citibank N.A.

Il pensionato che risiede all’estero può chiedere il pagamento della pensione in un paese estero diverso da quello di residenza, tramite accredito su conto corrente bancario. In questo caso il pensionato può aprire un conto corrente presso qualunque sportello bancario localizzato sia all’estero che in Italia e comunicarne i dati alla sede INPS che gestisce la sua pensione e alla banca che gestisce i pagamenti, al fine di avere l’accredito diretto delle proprie mensilità. Se viene richiesto di effettuare il pagamento in un paese aderente all’Area SEPA (Single Euro Payments Area), devono essere resi noti i codici IBAN e BIC del conto corrente. Per i pagamenti che devono essere effettuati al di fuori dell’area SEPA (Single Euro Payments Area), devono essere comunicate le coordinate bancarie complete in uso nel paese interessato.

Il pensionato può anche riscuotere la pensione in contanti allo sportello presso i partner locali della banca che gestisce i pagamenti. Nella maggior parte dei paesi, il pagamento viene localizzato presso agenzie Western Union. In Argentina e Brasile i pagamenti disposti allo sportello sono assicurati dal Banco Itaù. In Venezuela e Svizzera sono assicurati rispettivamente da Italcambio e PostFinance.

Nel caso in cui le condizioni locali non consentano alcuna delle modalità di pagamento indicate, l’INPS può autorizzare la banca all’emissione e spedizione di un assegno di deposito non trasferibile.

La novità dal 1° luglio 2024 per i pensionati in Austria, Belgio, Tunisia e Australia

Il pagamento attraverso la spedizione di assegno è una modalità eccezionale che a partire dal 1° luglio 2024 non sarà più consentita nei paesi europei.

La decisione deriva dal fatto che la regolarità dei pagamenti eseguiti a mezzo assegno spesso è compromessa da ritardi nella consegna, dovuti essenzialmente a disservizi dei locali servizi postali oppure da evenienze, quali lo smarrimento o il danneggiamento. Non rari poi i rischi di  erogazione di prestazioni indebite.

Considerando ciò, l’Istituto ha fornito indicazioni di carattere operativo finalizzate all’abolizione del pagamento a mezzo assegno nei riguardi dei pensionati residenti in Austria, Belgio, Tunisia e Australia.

L’Inps precisa che, per quanto riguarda, in particolare, i pensionati residenti in Europa questi debbono aver ricevuto e compilato entro il 15 giugno 2024, un modulo da Citibank, per acquisire i dati bancari per l’accredito futuro, allegandovi la copia di un documento d’identità valido e un documento prodotto dall’istituto bancario estero nel quale siano chiaramente indicate le coordinate bancarie utili all’accredito (cioè BIC e IBAN oppure Sort Code e Numero di conto per il Regno Unito), l’intestatario e l’eventuale cointestatario del conto.

In caso di mancata risposta, il pagamento della rata di luglio 2024 sarà disposto in contanti a sportello presso Western Union.

I pensionati che non abbiano inviato nei termini le comunicazioni dirette alla variazione della modalità di pagamento potranno, comunque, contattare il Servizio Citibank di assistenza. I pensionati potranno, comunque, contattare il Servizio Citibank di assistenza ai pensionati attraverso l’indirizzo di posta elettronica inps.pensionati@citi.com, chiamando al numero +39 02 6943 0693.

Infine l’Inps precisa che nel caso di nuove pensioni o trasferimenti di pensioni dall’Italia, dal 1° luglio 2024, il pagamento sarà in contanti, presso Western Union, se non sono state fornite le coordinate bancarie. Tale modalità di riscossione rimarrà attiva anche per i successivi pagamenti, fino alla richiesta di variazione delle modalità di pagamento da parte dei soggetti interessati.