ROMA (WSI) – Passa lo scoglio della Camera il decreto del governo sulle pensioni volto a porre rimedio alla riammissone delle indicizzazioni bloccate ai tempo del governo Monti.
Con un’ampia maggioranza – 310 voti a favore e 164 contrari – l’Aula di Montecitorio ha approvato il testo che ottempera alla sentenza della Corte Costituzionale di due mesi fa. Ma non solo.
Tra le altre novità approvate dai deputati c’è il piano dell’INPS di Tito Boeri sulla flessibilità in uscita e sul reddito per gli ultra 55enni.
Il provvedimento, in scadenza il 20 luglio, passa ora all’esame del Senato per la seconda lettura.
Lo stop alle perequazioni scattato con il decreto Salva Italia ha interessato i pensioati aventi diritto a una pensione tre volte superiore alla minima. La bocciatura dei giudici della Consulta vede coinvolti pertanto circa sei milioni di persone che avevano diritto a un reddito previdenziale superiore ai 1.500 euro mensili lordi.
I conguagli maggiori spetteranno a chi ha gli assegni più bassi tra quelli che si erano visti bloccare la perequazione per effetto del Salva Italia.
(DaC)