Novità fiscali in vista per le pensioni di marzo, mese in cui scattano le nuove aliquote IRPEF previste dalla riforma fiscale e applicate per il solo anno in corso. Gli assegni potrebbero essere dunque più pesanti.
I nuovi scaglioni Irpef
La riforma Irpef avvantaggerà anche i pensionati (al pari dei lavoratori), visto che l’imposta sul reddito delle persone fisiche viene corrisposta da chiunque abbia un reddito. In generale, a partire dal prossimo mese, diventerà esecutiva nuova la tassazione applicata sulla base del d.lgs. 216/2023. Non esisterà più la fascia 15.000-28.000 euro di reddito, che viene unita a quella fino ai 15.000 euro.
In particolare, gli scaglioni Irpef scendono da quattro a tre e sono:
- 23 per cento per i redditi fino a 28mila euro,
- 35 per cento tra 28mila e 50mila euro,
- 43 per cento con redditi superiori a 50mila euro l’anno.
I redditi fino a 8.500 euro sono esenti dalla tassazione.
Il beneficio medio è di circa 170 euro annui distribuito su una platea di 25 milioni di contribuenti.
Ci sono poi da considerare i conguagli. L’applicazione dei nuovi scaglioni, partendo solo a marzo, deve recuperare i precedenti mesi lasciati indietro: gennaio e febbraio 2024.
Il calendario dei pagamenti
Le pensioni saranno corrisposte venerdì 1 marzo sui conti correnti bancari o postali. Chi possiede una carta di debito associata a un libretto, a Postepay Elolution o a un conto corrente potrà prelevare il denaro contante presso uno dei circa 8mila sportelli automatici Atm Postamat senza per forza doversi recare allo sportello.
Chi invece ritira ancora la pensione, recandosi agli sportelli di Poste Italiane è invitato a seguire il seguente calendario:
- 1 marzo cognome dalla A alla C;
- 2 marzo cognome dalla D alla K;
- 4 marzo cognome dalla L alla P;
- 5 marzo cognome dalla Q alla Z.
Il cedolino Inps della pensione di marzo 2024 è consultabile online sul sito dell’istituto di previdenza. Basta accedere con il proprio Spid dalla pagina principale e poi cercare l’apposito servizio online. In questo modo, si può verificare l’importo della pensione e le diverse voci che vanno a comporre il totale, ed eventualmente fare un confronto con i precedenti cedolini.