Brutte notizie per chi percepisce le pensioni. L’assegno di agosto, settembre, ottobre e novembre potrebbe subire una decurtazione per effetto dei conguagli 730. Ma andiamo per ordine e cerchiamo di capire cosa significa.
Pensioni: con 730 più semplici rimborsi e trattenute
Il modello 730 è la dichiarazione dei redditi che presentano lavoratori dipendenti e pensionati. Tra i principali vantaggi connessi alla presentazione del modello 730 troviamo quelli per cui non occorre eseguire calcoli e pertanto la compilazione è più semplice, nonché si può ottenere il rimborso dell’imposta direttamente nella busta paga o nella rata di pensione, a partire dal mese di luglio (per i pensionati a partire dal mese di agosto o di settembre) e infine se si deve versare delle somme, queste vengono trattenute dalla retribuzione (a partire dal mese di luglio) o dalla pensione (a partire dal mese di agosto o settembre) direttamente nella busta paga.
Dal 10 maggio dipendenti e pensionati hanno accesso al 730 precompilato in un’apposita sezione del sito dell’Agenzia delle Entrate, con possibilità di invio dello stesso entro il 30 settembre 2021. Con la proroga relativa all’invio della dichiarazione dei redditi a seguito dell’emergenza Covid, sono stati estesi anche i termini relativi ai conguagli 730.
Così rimborsi e recuperi delle somme sulle pensioni potranno avvenire a partire da agosto 2021. Di conseguenza, i pensionati che hanno presentato la dichiarazione dei redditi entro il 31 maggio 2021 potrebbero vedere gli importi del proprio assegno scendere – a seguito del conguaglio – a partire da agosto 2021.
Se invece il modello 730 è stato inviato entro il 31 maggio, i conguagli avverranno entro agosto. Per chi invia la dichiarazione dei redditi entro il 31 settembre 2021, i conguagli verranno effettuati entro novembre 2021. L’arco temporale in cui i pensionati potrebbero vedere il proprio assegno aumentare o diminuire, così è compreso tra agosto e novembre 2021.