Da ieri è possibile fare domanda per ottenere la pensione anticipata con l’istituto di Quota 103, introdotta da quest’anno. A comunicare le istruzioni per fare richiesta l’Inps con il messaggio numero 754 del 21-02-2023.
Quota 103: cos’è e chi può accedere
La pensione anticipata flessibile, anche detta Quota 103, consente l’accesso a 62 anni e 41 anni di contributi .
Si rivolge a tutti i lavoratori dipendenti, anche del pubblico impiego, autonomi e parasubordinati in possesso di questi requisiti o che li matureranno tra il 1° gennaio 2023 ed il 31 dicembre 2023. Quota 103 è in vigore solo per quest’anno.
Il requisito contributivo può essere raggiunto anche cumulando i periodi contributivi non coincidenti versati nelle gestioni previdenziali indicate.
La decorrenza della pensione è ma soggetta all’applicazione di un periodo variabile di dilazione, detta finestra. Così chi ha già maturato i requisiti nel 2022 avrà la pensione con decorrenza dal prossimo 1° aprile o dal 1° agosto se dipendente pubblico.
Chi matura i requisiti quest’anno ha una finestra di tre mesi se del comparto privato e di sei mesi se del pubblico (e comunque non prima di agosto). Chi lavora nel comparto scuola e Afam deve presentare domanda di cessazione dal servizio entro il 28 febbraio per accedere alla pensione all’inizio del prossimo anno scolastico o accademico.
La normativa prevede che l’importo mensile lordo della pensione non può essere superiore a cinque volte il trattamento minimo. Così, come riporta “Il Sole 24 Ore”, “chi dovesse aver diritto a un assegno più consistente se lo vedrà decurtare fino al raggiungimento del requisito anagrafico richiesto per il pensionamento di vecchiaia, che, almeno fino al 2026, dovrebbe rimanere pari a 67 anni”.
Quota 103 non è cumulabile con i redditi da lavoro autonomo e dipendente tranne con il reddito da lavoro autonomo occasionale fino a 5 mila euro lordi all’anno. Se si supera tale limite, la pensione quota 103 dovrebbe essere sospesa per l’anno in cui si è sforato e le mensilità già erogate dovrebbero essere recuperate dall’Inps.
Come fare richiesta
L’Inps comunica che il sistema di gestione delle domande di pensione è stato implementato per consentire la presentazione dell’istanza di pensione anticipata flessibile. Le domande di prestazione possono essere presentate attraverso i seguenti canali:
- direttamente dal sito internet www.inps.it, accedendo tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) almeno di Livello 2, CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o CIE (Carta di identità elettronica 3.0) e seguendo il percorso: “Pensione e previdenza” > “Domanda di pensione” > Area tematica “Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, ECOCERT, APE Sociale e Beneficio precoci”;
- utilizzando i servizi telematici offerti dagli Istituti di Patronato riconosciuti dalla legge;
- chiamando il Contact Center Integrato al numero verde 803164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06164164 (da rete mobile a pagamento in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).
La pensione in oggetto è individuata dal seguente nuovo prodotto: “Pensione Anticipata Flessibile”. Gruppo: Anzianità/Anticipata/Vecchiaia; Sottogruppo: Pensione di anzianità/anticipata; Tipo: Requisito anticipata flessibile.
Chi può andare in pensione anticipata nel 2023
Non solo Quota 103. Chi ha i requisiti previsti per legge può accedere nel 2023 alla pensione anticipata con altri strumenti.
Ricordiamo che la pensione anticipata è il trattamento di pensione che consente ai lavoratori che hanno maturato un determinato requisito contributivo di conseguire l’assegno pensionistico prima di aver compiuto l’età prevista per la pensione di vecchiaia.
A seconda del mese di raggiungimento dei requisiti nel corso del 2023, potranno uscire i nati dal ’57 al ’63, se uomini, o le nate dal ’57 al 1964, se donne, alla maturazione dei 41 o 42 anni e dieci mesi di contributi, a seconda che si tratti di donne o di uomini.
La nuova legge di bilancio 2023 ha previsto oltre a Quota 103, anche la proroga dell’Ape sociale e di Opzione donna, con innalzamento dell’età a 60 anni (con sconto di 1 anno per 1 figlio, 2 anni con 2 figli o più) solo per le categorie previste per l’Ape sociale.