Economia

Pensioni, come riscattare anni di laurea: il simulatore online dell’Inps

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Quota 100, l’anticipo pensionistico introdotto dal precedente governo, sta per andare definitivamente in soffitta e molti si chiedono come fare per accelerare il tempo per andare finalmente in pensione. Uno strumento che può venire in aiuto è il riscatto della laurea, ossia il riscatto degli anni in cui si è conseguito un titolo di studio. Versando un onere all’Inps si ottengono periodi contributivi utili ai fini del conseguimento della pensione.

Riscatto laurea: il simulatore sul sito dell’Inps

Per verificare la fattibilità dello strumento previdenziale al caso concreto, l’Inps rede disponibile un nuovo servizio online che permette agli interessati di conoscere gli effetti del riscatto del corso universitario di studi sulla futura pensione. Il servizio è a libero accesso, consultabile da qualunque dispositivo mobile o fisso e non sono  richieste credenziali per il suo utilizzo ed è raggiungibile seguendo il percorso: “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Riscatto Laurea – Simulatore”.

Inserendo pochi dati anonimi, il servizio fornisce informazioni sulle varie tipologie di riscatto di laurea disponibili (agevolato, inoccupato, ordinario) per i vari segmenti di utenza e sui possibili vantaggi fiscali derivanti dal pagamento dell’onere. La simulazione è, al momento, disponibile per gli utenti nella condizione di inoccupati e per coloro che rientrano interamente nel sistema di calcolo contributivo della futura pensione. In seguito, conferma l’Inps, sarà rilasciata una ulteriore versione.

Gli utenti interessati potranno proseguire nell’approfondimento del servizio autenticandosi con le proprie credenziali. In questo modo, l’interazione con il servizio sarà guidata dai dati dell’utente presenti negli archivi dell’INPS (contribuzione versata, periodi lavorati, etc.) ed eventuali simulazioni saranno calcolate sulla base di questi dati. Nella sezione ad accesso riservato è possibile anche inoltrare la domanda di riscatto all’Istituto.

Cos’è il riscatto laurea e a chi conviene

Il riscatto degli anni di laurea è uno strumento rivolto a tutti coloro che abbiano conseguito il diploma di laurea o titolo equiparato ed è esercitabile anche dai soggetti inoccupati che, al momento della domanda, non risultino essere stati mai iscritti ad alcuna forma obbligatoria di previdenza e che non abbiano iniziato l’attività lavorativa in Italia o all’estero. Requisiti necessari per il riscatto di laurea sono:

  • aver conseguito il diploma di laurea o titoli equiparati;
  • i periodi per i quali si chiede il riscatto non devono essere coperti da contribuzione obbligatoria o figurativa o da riscatto non solo presso il fondo cui è diretta la domanda stessa ma anche negli altri regimi previdenziali
  • essere titolari di contribuzione (almeno un contributo obbligatorio) nell’ordinamento pensionistico in cui viene richiesto il riscatto.

Il riscatto di laurea è valido a condizione che l’interessato abbia conseguito il titolo di studio. I titoli di studio che si possono riscattare sono i diplomi universitari, i cui corsi non siano stati di durata inferiore a due e superiore a tre anni; i diplomi di laurea i cui corsi non siano stati di durata inferiore a quattro e superiore a sei anni; i diplomi di specializzazione conseguiti successivamente alla laurea e al termine di un corso di durata non inferiore a due anni; i dottorati di ricerca i cui corsi sono regolati da specifiche disposizioni di legge; i titoli accademici introdotti dal decreto 3 novembre 1999, n. 509 ovvero Laurea (L), al termine di un corso di durata triennale e Laurea Specialistica (LS), al termine di un corso di durata biennale propedeutici.

Come fare domanda

L’interessato deve presentare la domanda di riscatto online all’INPS attraverso il servizio dedicato. In sostanza si paga un onere all’Istituto di previdenza utilizzando l’Avviso di pagamento pagoPA . È possibile stampare gli Avvisi di pagamento pagoPA  attraverso il Portale dei Pagamenti. È possibile pagare gli Avvisi di Pagamento PagoPA :

– online dal sito www.inps.it, accedendo con le modalità sopra riportate, seguendo il percorso Prestazioni e servizi >Servizi > Portale dei pagamenti > Riscatti, Ricongiunzioni e rendite, tramite la modalità “Pagamento online pagoPA ”, utilizzando la carta di credito/debito, addebito in conto corrente e altri metodi di pagamento.

– attraverso canali sia fisici che online di banche e altri PSP (Prestatori di Servizio di Pagamento), come ad esempio:

  • agenzie della banca
  • home banking del PSP (riconoscibili dai loghi CBILL o pagoPA )
  • sportelli ATM abilitati delle banche
  • punti vendita SISAL, Lottomatica e Banca 5
  • uffici postali

A chi conviene

Ma a chi conviene riscattare la laurea? A parte il simulatore messe a punto dall’Istituto nazionale di previdenza sociale guidato da Pasquale Tridico, secondo Altroconsumo, recuperare la contribuzione degli anni di laurea è quasi sempre conveniente, ma lo è soprattutto per chi non ha retribuzioni particolarmente elevate e per chi ha iniziato a lavorare molto presto.

“Se, per esempio, hai finito di studiare perfettamente in corso a 22 anni e hai subito iniziato a lavorare e non hai mai smesso di farlo, – si legge sul sito dell’associazione dei consumatori – il riscatto della laurea può essere una scelta che ti avvicina al requisito attuale dei 42 anni e 10 mesi (se uomo, uno in meno se donna) di anni di lavoro (e di versamenti) che devi avere per poter anticipare la pensione. Se, invece hai iniziato a lavorare più tardi, per esempio a 28 anni, riscattare quattro anni di laurea potrebbe non aiutarti ad anticipare la pensione. Pensaci bene: 28 anni più 42 e 10 mesi vanno a essere quasi 71 anni, 4 oltre l’attuale età della pensione. Li anticipi di 4 con 4 di riscatto, arrivi comunque 67 anni”.