Quando arriverà, nel corso del mese di ottobre il consueto assegno previdenziale? Ma soprattutto a quanto ammonteranno le pensioni il prossimo mese? Questa volta non sono attese particolari sorprese negli importi: qualche piccolo aumento è previsto, ma è limitato alla cerchia di contribuenti che hanno presentato la dichiarazione dei redditi e devono ricevere i rimborsi Irpef. Questa maggiorazione, però arriverà unicamente a quanti non l’hanno già ricevuta nel corso degli scorsi mesi.
Ma vediamo, nel dettaglio, quando è previsto il pagamento delle pensioni e cosa si devono aspettare nel dettaglio i contribuenti.
Gli aumenti previsti ad ottobre
Lo abbiamo anticipato ad inizio articolo. Ma è bene ribadirlo nuovamente: gli assegni previdenziali aumenteranno solo per alcuni pensionati, non per tutti. Alcune sorprese riguardano i trattamenti minimi, ai quali spetterà un aumento di 8,46 euro. Quanti hanno compiuto più di 75 anni, invece, si troveranno un importo più alto di 36,08 euro. Le pensioni minime sono state rivalutate quest’anno dell’8,8%, mentre chi ha compiuto 75 anni si ritrova l’assegno arrotondato a 599,82 euro.
Sempre ad ottobre dovrebbero arrivare gli aumenti per quei pensionati che non hanno ancora ricevuto il rimborso dell’Irpef. Chi non l’avesse ricevuto nel corso dei mesi di agosto e settembre, lo riceve ad ottobre.
Dato che questi aumenti non coinvolgono tutti i contribuenti, ma solo una parte, per scoprire se si rientra tra quanti riceveranno qualcosa in più è necessario accedere al sito Inps. Entrando nell’area riservata, utilizzando le proprie credenziali, è possibile consultare il proprio cedolino online. Questo è il modo migliore per conoscere la propria posizione e verificare quale sia l’ammontare dell’assegno che arriverà. È uno strumento molto utile per scoprire da cosa sia composto l’assegno: se quello che arriverà sono i rimborsi Irpef, eventuali aumenti o la quattordicesima, che potrebbero non essere stati corrisposti nel corso dei mesi precedenti.
Pensioni: quando sono pagate
Passiamo, adesso, alla voce pagamenti. La norma prevede che gli assegni previdenziali vengano corrisposti il primo giorno bancabile di ogni mese. Il 1° ottobre 2023 è di domenica: questo significa che l’accredito sul conto corrente, sia per chi lo ha in banca che per quanti lo hanno alle Poste, avvenga il giorno successivo: lunedì 2 ottobre 2023.
Il discorso cambia per quanti hanno optato per ritirare il proprio assegno direttamente presso gli uffici postali. In questo caso è stato predisposto il consueto calendario diviso in ordine alfabetico. Il primo giorno risulta essere sempre il 2 ottobre. Ma vediamo quando è possibile andare a ritirare la pensione:
- lunedì 2 ottobre 2023: cognomi che vanno dalla A fino alla B;
- martedì 3 ottobre 2023: cognomi che vanno dalla C fino alla D;
- mercoledì 4 ottobre 2023: cognomi che vanno dalla E fino alla K;
- giovedì 5 ottobre 2023: cognomi che vanno dalla L fino alla O;
- venerdì 6 ottobre 2023: cognomi che vanno dalla P fino alla R;
- sabato 7 ottobre 2023 (soltanto la mattina): cognomi che vanno dalla S fino alla Z.
Ad ogni modo è necessario ricordare che la pensione risulta essere disponibile immediatamente – fin da lunedì 2 ottobre 2023 – per quanti sono titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o una Postepay Evolution: in questo caso, i diretti interessati, possono utilizzare, per effettuare i pagamenti gli sportelli Postamat per il ritiro. Nelle notizie relative all’accredito Inps pubblicate nel corso degli ultimi mesi Poste italiane, infatti, ricorda che:
I possessori di Carta di Debito associate a conti/libretti potranno usufruire gratuitamente di una polizza assicurativa che consente un risarcimento fino a 700 euro l’anno sui furti di contante subiti nelle due ore successive al prelievo effettuato sia dagli sportelli postali sia dagli ATM Postamat.