Con il mese di luglio alcuni pensionati si vedranno riconosciuto dall’INPS un assegno aggiuntivo compreso fra i 336 e i 504 euro: è la cosiddetta quattordicesima introdotta nel 2007 dal governo Prodi.
Solo i pensionati con più di 64 anni e entro certi limiti di reddito potranno godere di questo contributo, vediamo quali sono i requisiti fondamentali.
I primi fattori discriminanti sono rappresentati dai redditi personali, che non devono superare i 9.787 euro, oppure i 10.290 euro annui nel caso dell’erogazione parziale.
Tre sono poi gli scaglioni per l’accesso all’assegno, basati sugli anni di contributi versati: la somma aggiuntiva (fino al raggiungimento del limite di 10.122,86 euro) sarà di 336 euro per quanti abbiano versato meno di 15 anni di contributi da dipendenti oppure 18 da autonomi; 420 euro (fino al tetto di 10.206,86 euro) per i lavoratori dipendenti con 15-25 anni di contributi oppure 18-28 per gli autonomi; infine 504 euro saranno erogati (fino al raggiungimento del limite di 10.206,86 euro) per i lavoratori dipendenti con più di 25 anni di contributi o per quelli autonomi che ne abbiano versati per più di 28 anni.
Hanno diritto alla quattordicesima anche i titolari assegno ordinario di invalidità, di pensione inabilità o di pensione ai superstiti, mentre restano fuori gli assegni e le pensioni sociali, le prestazioni di invalidità civile, le pensioni di guerra e le rendite Inail.
Nel caso ci si trovasse per la prima volta nei requisiti per la quattordicesima, la verifica dei redditi complessivi viene considerata per l’anno in corso.