Da programma il governo, come ha anche ricordato Luigi Di Maio di recente nelle sue uscite televisive, ha promesso una spending review consistente anche per evitare che scattino le clausole di salvaguardia e dunque un aumento dell’Iva. Ma quota 100 e le altre riforme previste in futuro per smontare poco a poco la legge Fornero costeranno più di 48 miliardi di spesa pubblica in più nei prossimi dieci anni.
Costerà infatti circa 48,2 miliardi la riforma delle pensioni della coalizione Lega-M5S nell’arco dei prossimi dieci. Mentre si attende che oggi il decreto legge sulla riforma quota 100 e sul reddito di cittadinanza venga firmato dal presidente Mattarella e pubblicato in Gazzetta ufficiale domani, il quotidiano la Repubblica fa i conti di quella che è una delle misure simbolo dell’esecutivo.
Il provvedimento, che permetterà a circa due milioni di italiani ad anticipare la pensione, comprende anche le norme sul reddito e la pensione di cittadinanza.
“Nel 2019, rivelano le tabelle allegate al decreto, si prevedono 330 mila uscite totali, per una spesa di 4,6 miliardi. Tra quota 100 e pensione anticipata si arriva a 290 mila pensionati in più: 102 mila dal settore privato, 88 mila autonomi e 100 mila statali. I soli “quotisti” sono 270 mila. La spesa viene monitorata mese per mese. Superati gli stanziamenti a bilancio, scattano i tagli ai ministeri o l’aumento delle tasse.
“Tutti quelli che hanno i requisiti potranno in ogni caso anticipare la pensione”. I tecnici del ministero del Lavoro calcolano che nel 2019 con quota 100 l’assegno medio sarà di 28.300 euro per i privati, 18.400 per gli autonomi, 30.200 per gli statali. Lo riporta La Repubblica, in un articolo che passa al setaccio la relazione tecnica allegata al provvedimento.
Per quanto riguarda i dipendenti pubblici, scrive ancora La Repubblica, questi ultimi “possono poi contare anche sull’anticipo immediato, anziché aspettare sino a 7 anni, di 30 mila euro della loro liquidazione, il Tfs – su una media di 76 mila euro – ma debbono farne richiesta esplicita, perché verrà erogata dalle banche a un tasso di favore”.