ROMA (WSI) – Continua a tenere banco il dossier sulle pensioni dopo che Cgil, Cisl a Uil hanno puntato il dito contro la Legge di Stabilità che di fatto non darebbe risposte “alle rilevanti ingiustizie ed iniquità presenti nel sistema previdenziale”.
Come risponde il governo? Rinviando tutto al 2016 per riformare la flessibilità in uscita confermando che bisogna quindi aspettare ancora. Come ha sottolineato il ministro del lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti, la riforma è un obiettivo prioritario ma arriverà solo tra qualche mese. E qualsiasi soluzione che si darà sul tema pensioni dovrà essere compatibile con i conti pubblici, dovrà stare dentro il bilancio pubblico, dice Poletti che si sofferma anche sul capitolo esodati.
Sarà nella Legge di Stabilità l’ultima salvaguardia, la settima che coinvolgerà 32mila persone, arrivando ad un totale di 170 mila esodati, l’obiettivo iniziale. “Sappiamo che ci sono persone che non sono tecnicamente “esodati”” – ha aggiunto Poletti – “perché perdono con il lavoro ma non hanno l’età per la pensione, e che quindi non sono coperte, ma credo che la copertura sia molto larga, molto vicina al 100% degli esodati”.
(DaC)