Società

Pensioni: slitta tavolo governo-sindacati, si attendono numeri legge bilancio

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NEW YORK (WSI) – Slitta a martedì 27 settembre, l’incontro, inizialmente previsto per oggi, tra governo e sindacato sulle pensioni.

“Abbiamo concordato con le organizzazioni sindacali di ricalendarizzarlo. Questo ci consente di fare un approfondimento ulteriore” ha annunciato ieri il ministro ieri del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti. Che ha specificato: “Una settimana in più può tornare utile. Abbiamo fatto un buon lavoro e la ricalendarizzazione dell’incontro consentirà un approfondimento ulteriore”.

“E’ il segnale – si legge in un articolo della Stampa – che i nodi emersi la scorsa settimana (lavoratori precoci, usurati e risorse complessive) non sono stati ancora risolti. I sindacati, per la previdenza, puntano infatti ad ottenere 2,5 miliardi di euro a fronte dei 2 «concessi» dal Tesoro. Limite che finora è risultato invalicabile. E soprattutto occorre capire meglio la dimensione della nuova legge di bilancio, facevano notare ieri altre fonti di governo”.

Per il resto, sembra che i nodi sul tavolo siano esattamente quelli della settimana scorsa. A partire dalla questione dei lavoratori precoci, ovvero coloro che hanno iniziato a lavorare prima dei 18 anni, che per i sindacati devono poter andare in pensione con 41 anni di contributi anziché con 42 anni e 10 mesi.

L’altro punto ancora da definire in dettaglio riguarda i lavori usuranti. Per loro le ipotesi al vaglio sono quelle di introdurre la figura dei “lavori faticosi” e consentendo così l’accesso alla versione sociale dell’Anticipo pensionistico (Ape) per esentarli da ogni onere.

Fonte: La Stampa