Dopo aver segnato il passo grazie alla Legge Fornero, la spesa pensionistica già dal 2020 tornerà a crescere toccando il picco nel 2042. Questo indipendentemente dalle nuove misure che il possibile governo Lega-M5s volesse varare.
E’ quanto si legge in un approfondimento del Def all’esame delle Camere in cui si mette in evidenza che oggi il rapporto tra spesa e Pil è di circa il 15% ma, secondo i calcoli del Mef a legislazione vigente, conservando cioè tutti gli effetti della Fornero, arriverà comunque tra poco più di 20 anni a superare il 16% a causa dell’effetto demografico, per poi ridiscendere bruscamente dal 2050.
Secondo quanto messo in evidenza dal ministero dell’Economia, l’applicazione del regime contributivo introdotto nel 1995 e delle nuove regole del 2011, elevando i requisiti di accesso per il pensionamento di vecchiaia ed anticipato,
“ha migliorato in modo significativo la sostenibilità del sistema pensionistico nel medio-lungo periodo, garantendo una maggiore equità tra le generazioni”.
Nel dettaglio,
“A partire dal 2030 il rapporto spesa/Pil crescerà con maggiore intensità fino a raggiungere il 16,2% nel triennio 2042-2044. Successivamente il rapporto scende rapidamente, portandosi al 15,6% nel 2050 ed al 13,1% nel 2070, con una decelerazione pressoché costante nell’intero periodo”, si legge nel documento.