ROMA (WSI) – Alcuni studiosi hanno scoperto, attraverso un test di laboratorio, un microrganismo della flora intestinale capace di far perdere peso a topi di laboratorio obesi.
Akkermansia muciniphila, questo il nome del batterio e il risultato della ricerca, svolta da alcuni ricercatori dell’Università belga di Lovanio, ha portato questi a far credere che in futuro si riusciranno a trovare nuove cure per combattere l’obesità, migliorando quindi il metabolismo dei pazienti, e il diabete.
Per i ricercatori siamo di fronte alla prima dimostrazione che esiste un legame diretto fra una particolare specie batterica e un metabolismo migliore.
“E’ stato calcolato che, nel corpo umano, i batteri sono 10 volte più numerosi delle cellule che compongono l’organismo. In tutto sarebbero 100.000 miliardi, molti non ancora identificati. Cellule e batteri lavorano in sinergia, e sono sempre di più le prove scientifiche di quanto il cosiddetto ‘microbioma’, l’insieme di microrganismi che popolano un organismo, sia importante per la salute”.
Ma concentrandosi invece su un unico batterio si è arrivati a questo risultato. I topi, con cui si è svolto l’esperimento, senza cambiare alimentazione hanno perso circa la metà del loro chili che avevano in eccesso, pur restando voluminosi.
Secondo il coordinatore della ricerca Patrice Cani, questo è un “primo passo verso l’eventualità di poter utilizzare questi batteri nella prevenzione o nel trattamento dell’obesità e del diabete di tipo 2”.
Ma ovviamente c’è chi rimane scettico a riguardo: “Non si può cancellare quello che succede nell’intestino“, dice Colin Hill, microbiologo dell’University College Cork nel Regno Unito, che poi aggiunge: “Non penso sia possibile potersi abbuffare per tutto il giorno di torte alla crema, patatine e salsicce, e poi cancellare tutto mangiando dei batteri”.