Economia

PER GLI EUROPEI SULL’ ENERGIA DEVE DECIDERE LA UE

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(9Colonne) – Bruxelles, 5 mar – Il 62 per cento degli europei ritiene che le questioni legate all’energia devono essere affrontate a livello comunitario, anche per definire meglio gli interventi contro il cambiamento climatico. E’ quanto emerge da un sondaggio pubblicato oggi da Eurobarometro. Secondo l’istituto europeo di rilevazione, l’82 per cento dei cittadini della Ue è consapevole che il consumo e la produzione di energia hanno un impatto negativo sul clima e l’83 per cento è d’accordo sulla necessità di fissare una quota minima per l’energia ricavata da fonti rinnovabili. Secondo il sondaggio gli europei sono molto preoccupati per gli effetti del cambiamento climatico. Circa la metà degli intervistati ha espresso grave preoccupazione. Il livello di allarme è sensibilmente più elevato tra gli abitanti delle regioni meridionali: i più preoccupati sono spagnoli, greci, maltesi e ciprioti. In generale gli europei ritengono che una delle conseguenze del cambiamento climatico sarà anche l’aumento dei prezzi dell’energia nei prossimi dieci anni. Più di sette europei su dieci pensano che dovranno modificare le loro abitudini di consumatori e che occorrerà introdurre strumenti più efficienti per il trasporto, l’illuminazione e il riscaldamento. L’85 per cento degli intervistati dichiara che è necessario avere una reale scelta tra i fornitori di gas ed elettricità e che uno dei fattori determinanti è proprio l’ambiente. Per gli europei occorre puntare su efficienza e rinnovabili, e non reintrodurre massicciamente il nucleare, di cui preoccupano il rischio di incidenti e i problemi di smaltimento delle scorie. Il 92 per cento degli intervistati in ogni caso si è detto favorevole all’introduzione di standard comuni di sicurezza per le istallazioni nucleari.