Società

Per piú di un italiano su tre accordo Grillo-Bersani “pericolo scampato”

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

ROMA (WSI) – Nonostante il “no” definitivo del Movimento 5 Stelle, tre italiani su dieci restano convinti che Pierluigi Bersani possa ottenere la fiducia al Senato. Di parere diverso appare il 57% degli elettori, convinti che la scommessa di Bersani abbia poche possibilità di riuscita.

È uno dei dati che emerge dall’indagine dell’Istituto Demopolis, che ha analizzato per il programma Otto e Mezzo la percezione dell’opinione pubblica sull’esito delle consultazioni in corso. Per il 40% dei cittadini il rifiuto di Grillo rappresenta un’occasione mancata per un Governo di rinnovamento; per il 36% si tratta invece di un pericolo scampato, mentre quasi un quarto degli intervistati ritiene che sia stata una scelta prevedibile sin dall’inizio.

Come emerge dalla disaggregazione in base al voto espresso alle ultime elezioni effettuata dall’Istituto diretto da Pietro Vento, a ritenerla una opportunità mancata sono quasi otto elettori su dieci di PD e SEL, ma anche un segmento molto significativo, il 35%, di chi ha scelto alle Politiche il Movimento 5 Stelle: elettori in ampia parte convinti dalla potenziale convergenza su diversi punti programmatici.
[ARTICLEIMAGE]
Un Governo di larghe intese PD-PDL sarebbe una buona soluzione? Pensa di sì poco più di un quarto degli italiani, mentre si dichiara contrario il 63% dei cittadini intervistati da Demopolis per LA7. Sul dato, che riguarda significativamente anche gli stessi elettori di PD e PDL, incide una valutazione complessivamente negativa sull’esperienza degli ultimi mesi. Si dichiara favorevole meno di un elettore su cinque del Partito Democratico. Sarà ancora una volta il capo dello Stato Giorgio Napolitano a prendere una decisione definitiva.

L’indagine è stata condotta dall’Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis su un campione di intervistati rappresentativo dell’universo della popolazione italiana maggiorenne. Metodologia e approfondimenti su: www.demopolis.it