NEW YORK (WSI) – Secondo il vice presidente della Bce l’Europa non rischia di cadere in una fase di deflazione, perché per farlo i salari nominali dovrebbero scendere prima in tutti i paesi e ciò non può accadere.
Sarebbe bello se così fosse, ma l’idea degli analisti e un minimo di buon senso macro economico suggeriscono che Vitor Constancio, ieri in visita in Italia, si sbaglia.
Innanzitutto anche se i salari dovessero salire, ciò non vuol dire che la gente abbia intenzione di spendere e far risalire economia e prezzi. Potrebbero preferire di risparmiare.
In secondo luogo, visto il momento no dell’Eurozona non si capisce la ragione per cui le buste paga non potrebbero finire per scendere in tutti i paesi. L’impressione insomma è che il funzionario portoghese abbia fatto male i calcoli sul piano dell’inflazione.
Con persino l’economia tedesca in frenata, l’Europa sta rischiando di finire di nuovo in una fase di recessione. Il settore privato francese è sceso per il settimo mese di fila, gli ordini sono stagnanti in Germania e l’Eurozona è veramente a un passo dalla contrazione del Pil.
In un contesto del genere, i salari possono scendere in tutti o quasi i paesi membri del blocco a 18. Alcune aree dell’area euro, come l’Italia sono già in recessione tecnica e sono sull’orlo della deflazione.
Infine, un’ultima considerazione da parte degli strategist Usa tra cui Mike Shedlock del blog Global Economic Analysis: i prezzi al consumo possono crescere più dei salari, in particoalre se la Bce decide di svalutare l’euro per creare inflazione.
Gli stipendi reali, difatti, non tengono contro degli effetti del rialzo delle tasse. L’Europa potrebbe sperimentare quanto visto di recente in Giappone, con il premier Abe che ha rimandato l’aumento dell’Iva, che ha indetto elezioni anticipate e che intanto cerca di trovare idee migliori per risollevare il Giappone dalla crisi dei consumi.
L’Abeconomics non è certamente la strada che le autorità europee desiderano seguire. Benché Tokyo sia fuori pericolo deflazione, i consumatori sono messi molto peggio. A dimostrazione del fatto che Constancio si sbaglia.
Fonte: Global Economic Analysis
(DaC)