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Perché il giudizio delle agenzie di rating è importante

Spesso si leggono notizie sui giornali riguardanti agenzie di rating che riducono le prospettive o abbassano il giudizio sul debito di un Paese o di un istituto bancario. Questi argomenti sono diventati ormai comuni, ma spesso non siamo in grado di apprezzare appieno l’importanza del loro impatto e il motivo per cui queste valutazioni rivestono tale rilevanza. Proprio in queste settimane, numerosi economisti e politici italiani stanno attendendo con crescente interesse, ma anche con una certa dose di preoccupazione, le valutazioni che verranno effettuate dalle agenzie di rating all’Italia.

L’importanza di queste valutazioni risiede nella loro capacità di attestare la solidità e la solvibilità di una società emittente titoli sul mercato finanziario. Il giudizio espresso da queste agenzie, noto come rating, svolge un ruolo cruciale nel determinare se una società o uno Stato sia in grado di onorare i propri debiti o meno.

Cosa sono le agenzie di rating e la loro importanza

Le agenzie di rating hanno come obiettivo principale la fornitura di una valutazione imparziale e oggettiva sulla solvibilità di un’entità, basandosi su approfondite analisi finanziarie e modelli statistici. L’importanza delle agenzie di rating è innegabile poiché forniscono agli investitori informazioni fondamentali per investire nel mercato finanziario. Gli investitori, per esempio, fanno affidamento sulle valutazioni delle agenzie per valutare il livello di rischio associato a potenziali investimenti.

Inoltre, il giudizio delle agenzie di rating è cruciale poiché da esso derivano le condizioni di accesso al credito per gli enti sottoposti a valutazione. Ecco perché spesso sono le società, gli enti o gli Stati stessi a richiedere esplicitamente la valutazione da parte delle agenzie nel mercato. Il rating influisce direttamente sull‘andamento dei mercati azionari e sui titoli di Stato. Prima di acquistare un’obbligazione, che rappresenta un tipo di investimento simile a un prestito, gli investitori necessitano di un’analisi accurata delle condizioni di stabilità economica, finanziaria e patrimoniale dell’ente emittente.

In sostanza, le agenzie di rating si pongono l’obiettivo di analizzare, studiare e valutare le condizioni finanziarie di un ente, mettendo a disposizione degli investitori uno strumento per ponderare le proprie decisioni d’investimento e per comprendere quando un investimento è considerato sicuro.

Il rating: cos’è e le sue tipologie

Cosa voglia dire la parola “rating” è assai semplice, dato che in inglese si traduce letteralmente come “valutazione“. È un punteggio alfanumerico che riflette in modo obiettivo la capacità dell’emittente o del titolo valutato di adempiere ai propri obblighi finanziari nei tempi stabiliti. In termini specifici, il rating rappresenta una voto che esprime l’affidabilità di un’impresa, ossia la sua capacità di rimborsare un debito entro un determinato periodo di tempo.

Le agenzie di rating offrono diverse tipologie di valutazioni a seconda dell’entità oggetto di analisi. Il più comune è il rating di credito, ma vi sono anche i rating di credito internazionale che valutano i rischi e le spese associate a un investitore che desideri convertire titoli espressi in una valuta straniera nella valuta del proprio paese. Inoltre, ci sono i rating che riguardano il debito delle nazioni. Dato che gli stati rappresentano i debitori principali, le agenzie di rating valutano e classificano i titoli di debito emessi da questi paesi in base alla capacità che essi dimostrano di gestire tali obblighi finanziari.

Un ulteriore tipo di rating è il “Country ceiling rating” che valuta i rischi associati a un investimento in un paese che potrebbe implementare misure per controllare o limitare la fuoriuscita di capitali oltre i propri confini. Questo tipo di rating consente agli investitori di valutare anche questo specifico tipo di rischio.

Le agenzie più famose e la loro scheda di valutazione

Le tre principali agenzie di rating, tutte con sede principale a New York, sono ampliamente riconosciute nel settore finanziario: Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch Ratings. Ne esistono anche altre come DBRS e Egan-Jones, che hanno cercato di emergere nel periodo successivo alla crisi finanziaria, ma finora non sono riuscite a ottenere lo stesso grado di attenzione da parte degli operatori di mercato.

Come specificato prima, il rating è un punteggio alfanumerico, ovvero una combinazione di lettere, numeri e simboli che vanno da AAA, ovvero il punteggio più alto e quindi un investimento sicuro, a una valutazione C o inferiore, quindi una situazione finanziaria critica. I titoli con rating molto basso sono spesso definiti come “titoli spazzatura” (o junk bond), poiché rappresentano investimenti a elevato rischio e sono considerati di scarsa qualità, spesso con scarse prospettive di rimborso o di generare valore.

Ogni agenzia di rating ha una propria scala di valutazione, ma ci sono alcune somiglianze tra queste:

  • AAA: Eccellenti qualità dell’ente, massima stabilità ed affidabilità
  • AA: Ottime capacità di onorare le obbligazioni assunte.
  • A: Buone capacità dell’ente, ma maggiormente suscettibili ai cambiamenti
  • BBB: Discrete capacità di rispettare gli obblighi finanziari ma suscettibili ai cambiamenti. Questo è anche l’ultimo gradino dell’investment grade, ovvero un investimento relativamente sicuro.
  • B: Più vulnerabili e con condizioni economico-finanziarie impreviste, ma in grado di rispettare gli impegni finanziari.
  • CCC: Ente dalle finanze vulnerabili
  • CC: Ente dalle finanze altamente vulnerabili
  • C: Estremamente vulnerabile e che probabilmente ha inoltrato istanza di fallimento
  • D: L’ente è in stato di fallimento dunque, è insolvente

Come detto prima, ogni agenzia di rating ha una valutazione tutta sua. Nel caso di Standard & Poor’s, i giudizi variano da “AAA,” quindi il massimo grado di solvibilità di una società, a “D,” che indica invece che la società è insolvente. Nel caso di Moody’s, la scala di valori è leggermente diversa, con il rating più basso rappresentato dalla “C.” Queste valutazioni influenzano in modo significativo le strategie di allocazione del capitale per gli investitori retail e istituzionali.

In generale, un rating che raggiunge il limite inferiore del grado di investimento, come “BBB,” viene considerato come investment grade, ovvero un investimento relativamente sicuro al quale possono allocare i propri capitali anche gli investitori istituzionali come le grandi banche d’affari. Al di sotto di questa soglia, un titolo assume un livello di rischio ritenuto troppo elevato. Maggiore è il rischio associato all’acquisto di un’obbligazione, maggiore sarà il tasso di interesse che questa paga. Di conseguenza, i titoli più rischiosi offrono anche rendimenti potenzialmente più elevati.