NEW YORK (WSI) – Dilaga il pessimismo sullo stato dell’economia globale da parte dei manager aziendali ora più che in qualsiasi momento dell’anno e in particolar modo nei confronti dei paesi emergenti. Questo in sintesi il dato che emerge dall’ultimo sondaggio effettuato da McKinsey, nota multinazionale di consulenza che valuta le condizioni economiche degli ultimi tre mesi.
Dal sondaggio emerge che le condizioni economiche volatili, le fluttuazioni dei tassi di cambio e l’instabilità diffusa sono tutti elementi che i dirigenti aziendali vedono come minacce probabili alle prospettive di crescita economica nei prossimi mesi.
Circa il 59% degli intervistati ha mostrato particolare preoccupazione soprattutto per l’aumento dei livelli di volatilità dell’attività economica nei paesi emergenti dove le condizioni economiche sono peggiorate negli ultimi sei mesi, evidenziando un aumento dei rischi economici in paesi come la Cina e l’America latina, di gran lunga superiore al 22 per cento dei livelli registrati nel Nord America e in Europa.
Rispetto a giugno, i dirigenti d’impresa sono tre volte piu’ pessimisti sulle condizioni economiche
Dallo studio di McKinsey emerge così che molte imprese sono meno propense a investire e per spazzare questo clima negativo la chiave di volta potrebbe essere, come suggerisce la società di consulenza, maggior fiducia verso le prospettive per l’economia cinese.