Economia

Perché Netflix perde abbonati nel 2022

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Si addensano le nubi su Netflix, che ha perso abbonati per la prima volta in dieci anni. Nel primo trimestre 2022, la piattaforma per lo streaming di film e serie televisive ha comunicato di aver perso globalmente 200 mila abbonati. Un dato che stride con le stime (il gruppo si aspettava di aggiungere circa 2,5 milioni di abbonati, mentre gli analisti attendevano un incremento di 2,73 milioni) e che si confronta con i 3,98 milioni nuovi abbonati del primo trimestre 2021.

Tutto ciò ha determinato, sempre ne trimestre, ricavi inferiori alle stime: 7,78 miliardi di dollari, inferiori ai 7,93 miliardi del consensus. Che dovrebbero rallentare “considerevolmente” nel trimestre in corso, quando s si attende un calo di 2 milioni di abbonati. Unica consolazione: nel primo trimestre l’utile per azione è stato di 3,53 dollari per azione, superiore ai 2,89 dollari attesi dagli esperti.
Ciò tuttavia non è bastato per far scattare le vendite sul titolo, che ha perso circa il 20% nell’after-hours, subito dopo la pubblicazione della trimestrale. Da inizio anno, le azioni Netflix, quotate alla Borsa Usa, hanno lasciato sul terreno il 40% circa del proprio valore.

Netflix: perchè il calo di abbonati

Ma quali sono le cause del calo degli abbonati? Un indizio era arrivato dalla stessa società in occasione della pubblicazione della trimestrale precedente, quando il management ammesso per la prima volta, un impatto negativo sulla sua crescita determinato dalla concorrenza delle altre piattaforme. A questo fattore si aggiungerebbe, come è emerso ieri, un altro aspetto non irrilevante: la condivisione degli account con persone al di fuori dai propri nuclei famigliari. “Il gran numero di famiglie che condividono account, combinato con la concorrenza, sta creando venti contrari alla crescita dei ricavi. La grande spinta del Covid allo streaming ha recentemente oscurato il quadro”, ha affermato l’azienda.

Attualmente Netflix conta 221,6 milioni di abbonati paganti, ma ha stimato che il servizio viene condiviso in altre 100 milioni di case: di queste, 30 milioni si trovano negli Stati Uniti e in Canada. Inoltre, la decisione presa all’inizio di marzo di sospendere il servizio in Russia, dopo l’invasione dell’Ucraina, ha provocato la perdita di 700 mila abbonati.

Non vanno tuttavia dimenticati gli effetti dell’inflazione. Con i prezzi al consumo che stanno accelerando a ritmi mai visti da decenni, le famiglie iniziano a tagliare le spese superflue.

Strategie per far crescere gli utili

Nel tentativo di continuare a guadagnare quote di mercato, Netflix sta aumentando la spesa per i contenuti, in particolare per le serie originali. Una strategia che ha spinto la società ad aumentare i prezzi del suo servizio. La società ha affermato ieri che tali variazioni di prezzo stanno contribuendo a rafforzare le entrate, ma sono state parzialmente responsabili della perdita di abbonati negli Stati Uniti e in Canada durante l’ultimo trimestre. Mentre la società sta esplorando altre opzioni di crescita, come l’aggiunta di videogiochi, analisti e investitori si chiedono quali altre strade la società ha a disposizione per aumentare i profitti.