La Casa Bianca pensa a possibili sanzioni nei confronti del Venezuela di Nicolas Maduro, dove in due mesi di scontri di piazza risultano uccisi più di una sessantina tra manifestanti e agenti di polizia, mentre sarebbero più di 2mila le persone arrestate.
Un funzionario della Casa Bianca, secondo quanto riferito da Reuters, ha fatto sapere che “Tutte le opzioni sono sul tavolo”. Tra le ipotesi dell’amministrazione americana, ci sarebbe l’embargo contro il petrolio venezuelano. Una misura che, qualora fosse presa, darebbe il colpo fatale ad un’economia già al collasso. Il Venezuela esporta per il 95% solo greggio, che è anche l’unica fonte di accesso ai dollari.
Tra le altre ipotesi al vaglio, secondo rumors stampa, vi sarebbe l’esclusione dalle gare di appalto negli USA nei confronti della compagnia petrolifera statale venezuelana PDVSA. Secondo i funzionari, la decisione dipenderà dallo sviluppo degli eventi in Venezuela. Il governo del Venezuela e PDVSA non hanno commentato queste informazioni.
Nel frattempo, la United Airlines ha annunciato il taglio di tutti i voli da e per il Venezuela dall’1 luglio prossimo, a causa della scarsa domanda. Le compagnie aeree straniere avanzano crediti intorno a 4 miliardi di dollari dal governo venezuelano, che da anni non consente loro di convertire in valuta estera i ricavi maturati nel paese in bolivar dalla vendita dei biglietti.
E’ partito intanto il conto alla rovescia per l’elezione dell’assemblea, in calendario il 30 luglio, che avrà il compito di scrivere la nuova costituzione del paese
“Una cosa deve essere chiara a Maduro – ha detto Julio Borges, presidente dell’Assemblea nazionale – questa assemblea costituente non va bene e non può funzionare. E non perché siamo noi a dirlo, ma perché è l’intero paese a rifiutarla. Non può funzionare perché la comunità internazionale la considere illegittima. Non può funzionare perché una minoranza che ha rubato, ha usato la violenza sul suo popolo e ha rotto ogni legame con la costituzione non può imporre la propria volontà a ttraverso un’assemblea illegittima”.
Maduro ha provato a usare toni conciliatori annunciando che, una volta approvato, il testo della nuova costituzione sarà sottoposto a referendum consultivo affinché siano i cittadini venezuelani a decidere sulla sua legittimità.
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