Nei mercati ci sono degli alti e dei bassi molto importanti, ma questo accade anche da un punto di vista fondamentale visto che sul calendario economico abbiamo avuto una settimana importante (la scorsa) tra banche e tassi di interesse mentre in questi giorni se non per il dollaro neozelandese non ci dovrebbero essere grandi annunci o notizie.
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Analisi
I cross valutari e le materie prime analizzate sono:
- EUR/USD
- GBP/CAD
- AUD/JPY
- US OIL
Partendo dal nostro cambio di riferimento, ovvero l’euro dollaro, possiamo notare come il prezzo dopo aver rimbalzato sulla resistenza posta in area 1.13 abbia cominciato il suo lento ritracciamento, ma fino a dove? Il primo supporto utile si trova in area 1.11, quindi al momento non ci resta che aspettare la rottura al rialzo o al ribasso da parte di questa coppia valutaria, prima di prendere posizione sul mercato.
Per quanto riguarda invece GBP/CAD, qualche settimana fa ti avevo avvisato dicendoti che se il prezzo rompeva la trend line rialzista (tracciata a partire da gennaio di quest’anno) si aprivano scenari ribassisti e infatti così è stato. Adesso il cambio si trova in una breve fase di lateralità compresa tra gli 1.70 (resistenza) e gli 1.6740 (supporto), se dovesse rompere quest’ultimo allora ci proietteremmo in zona 1.6478/1.6480. Scenario che sarebbe completamente invalidato se il cross tornasse al di sopra della trend line citata poc’anzi.
Passiamo a dollaro australiano yen, dove si è venuto a creare un classico triangolo asimmetrico con resistenza posta in area 84.46 e trend tracciata da qualche settimana. Il prezzo ha rotto la resistenza e qui sarà interessante capire se continuerà la sua ascesa, cercando di arrivare a toccare a rea 85.57 oppure ritraccerà tornando al di sotto del supporto/resistenza e quindi tornare a ritestare area 84.
E infine andiamo a concludere questa analisi con il petrolio. Quest’ultimo è arrivato a ritestare area 44 dollari al barile, e anche in questo caso sarà interessante capire come si comporterà il prezzo, ovvero continuerà la sua discesa e quindi proiettarsi fino in area 42/40 dollari al barile oppure rimbalzerà come ha già fatto in precedenza (con pressione inizio maggio di quest’anno), per andare a ritestare area 47 dollari?
I dati sulle scorte di domani saranno molto importanti per capire che direzione possa prendere questa materia prima nelle prossime sedute di mercato.
Al momento come per il cambio euro dollaro, anche sul petrolio non ci rimane che aspettare le rotture da parte del prezzo e successivamente prendere posizione sul mercato.