Mercati

Petrolio in calo dopo l’aumento delle scorte Usa

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

I prezzi del petrolio sono scesi oggi, in seguito all’aumento delle scorte petrolifere negli Stati Uniti, che hanno raggiunto il massimo da mesi, e ai segnali della Federal Reserve sulla continuazione dell’aumento dei tassi di interesse.

I futures sul greggio Brent sono scesi dell’1,19% a 84,08 dollari al barile, mentre i futures sul greggio US West Texas Intermediate (WTI) sono scesi dell’1,24% a 77,53 dollari al barile.

L’analista di PVM Tamas Varga ha affermato che l’aumento delle scorte commerciali statunitensi e l’inflazione potenzialmente radicata limitano qualsiasi potenziale di aumento immediato dei prezzi del petrolio. Tuttavia, la ripresa della domanda cinese e il calo dell’inflazione dovrebbero sostenere i prezzi del petrolio nella seconda metà dell’anno.

I funzionari della Federal Reserve hanno dichiarato che ci saranno ulteriori aumenti dei tassi di interesse, che hanno inviato segnali ribassisti su attività rischiose come il petrolio e le azioni. D’altra parte, la prospettiva di una domanda più forte da parte della Cina ha fornito supporto ai prezzi del petrolio. Gli analisti della banca ANZ prevedono un aumento del consumo di petrolio cinese di circa 1,0 milioni di barili al giorno quest’anno, il che dovrebbe far aumentare la domanda globale di 2,1 milioni di barili al giorno nel 2023.

Nonostante il violento terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria all’inizio di questa settimana, il petrolio azero continua a fluire attraverso l’oleodotto.