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Petrolio in rialzo, la Cina sostiene l’economia e l’uragano minaccia la produzione

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Il mercato del petrolio ha vissuto una giornata di movimenti significativi dopo che la Cina ha adottato misure per sostenere la propria economia, tuttavia gli investitori sono rimasti preoccupati per il ritmo della crescita e per eventuali ulteriori rialzi dei tassi di interesse negli Stati Uniti che potrebbero ridurre la domanda. La decisione della Cina di dimezzare l’imposta di bollo sulle transazioni azionarie è stata l’ultimo tentativo di rilanciare i mercati in difficoltà. Inoltre, l’attenzione del mercato è focalizzata sull’uragano tropicale Idalia e sui potenziali rischi che potrebbe comportare per la produzione di petrolio e gas nel Golfo degli Stati Uniti.

Movimenti dei prezzi del petrolio

Il Brent crude, il riferimento internazionale, ha registrato un rialzo pari allo 0,37%, raggiungendo il valore di $84,28 al barile. Inizialmente, c’era stato un rally che aveva portato il prezzo a sfiorare la soglia dei $85 al barile, ma tale slancio si è affievolito nel corso della giornata. Nel frattempo, il WTI americano, noto come U.S. West Texas Intermediate, è salito dello 0,80%, raggiungendo il valore di $80,48 al barile.

Ole Hansen, responsabile della strategia delle materie prime presso la Saxo Bank, ha sottolineato che l’attenzione del mercato è concentrata sulle azioni intraprese dalla Cina per sostenere la propria economia, sull’evoluzione dell’uragano tropicale Idalia che si sta dirigendo verso la Florida e sulla possibilità che il Brent possa riguadagnare slancio superando la soglia dei $85 al barile.

Effetto dell’uragano Idalia sulla produzione di petrolio

L’uragano tropicale Idalia è un altro fattore che sta influenzando il mercato del petrolio. Secondo gli ultimi aggiornamenti, Idalia si sta intensificando mentre si avvicina a Cuba. Tony Sycamore, analista di mercato di IG, ha suggerito che l’effetto più probabile dell’uragano sarà la perdita di energia elettrica per uno o due giorni. Questo potrebbe comportare un supporto a breve termine per i prezzi del petrolio. L’incertezza riguardo all’impatto effettivo dell’uragano sulla produzione di petrolio e gas negli Stati Uniti sta contribuendo a creare una certa volatilità nel mercato del petrolio.

Scenario economico degli Stati Uniti e politica della Federal Reserve

Le preoccupazioni relative all’andamento dell’economia statunitense sono state in parte mitigare dalla prospettiva di un “soft landing”, ovvero una decelerazione controllata dell’economia degli Stati Uniti. Questo scenario di una crescita più moderata, nonostante la posizione hawkish della Federal Reserve sui rialzi dei tassi di interesse, ha sostenuto i mercati energetici nel corso della giornata.

Supporto dei prezzi del petrolio

Il prezzo del petrolio è rimasto sopra la soglia dei $80 al barile grazie a diversi fattori. La diminuzione delle scorte di petrolio e i tagli alla produzione adottati dal gruppo OPEC+ hanno contribuito a stabilizzare i prezzi del petrolio. In particolare, l’Arabia Saudita prevede di prolungare fino a ottobre i tagli volontari alla produzione di petrolio pari a 1 milione di barili al giorno, al fine di fornire ulteriore sostegno al mercato.

In conclusione le azioni intraprese dalla Cina per sostenere la propria economia, insieme alla minaccia dell’uragano tropicale Idalia sulla produzione di petrolio e gas negli Stati Uniti, hanno creato una certa incertezza nel mercato. Tuttavia, l’ottimismo derivante dalla prospettiva di una crescita economica più moderata negli Stati Uniti ha contribuito a sostenere i prezzi del petrolio. L’evoluzione dei prezzi nei prossimi giorni rimarrà legata a questi fattori, mentre il settore energetico rimane in attesa di ulteriori sviluppi sia a livello globale che nazionale.