Economia

Petrolio: oggi meeting l’OPEC+. Cosa si aspetta il mercato

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Dopo il rally delle ultime sedute, la settimana si apre con lievi prese di profitto sul petrolio nel giorno dell’OPEC+, con i produttori chiamati a decidere se confermare il rialzo mensile da 400.000 b/g a novembre, oppure optare per un ammontare maggiore alla luce delle attese di deficit globale di produzione per ottobre e novembre.

Questa mattina i futures sul greggio Brent di dicembre hanno raggiunto i 78,94 dollari al barile, in diminuzione di 0,34 dollari o dello 0,43% mentre quelli sul West Texas Intermediate (WTI) di novembre scambiano in ribasso di 0,38 dollari, o dello 0,50%, a 75,50 dollari al barile.

Secondo gli analisti di Mps Capital Services, il primo scenario resta quello base, ma un aumento maggiore sarà sicuramente discusso e non è da escludere una sorpresa dato lo storico. Il gas TTF, dopo il record storico in avvio, venerdì è stato oggetto di prese di profitto (-4,2%), in scia alla ripresa delle forniture russe e all’attesa di temperature più miti.

Prezzi petrolio: le stime degli analisti

“I mercati stanno chiaramente aspettando l’esito della riunione dell’OPEC+ questo pomeriggio, quando il cartello deciderà se adeguare gli obiettivi di produzione per placare le scosse nei mercati energetici mondiali. Mi aspetto una reazione istintiva alle decisioni della riunione. Un aumento degli obiettivi di produzione causerebbe un immediato calo dei prezzi, viceversa si assisterà ad un nuovo picco al rialzo qualora si decidesse di lasciare i livelli attuali invariati” ha spiegato Jeffrey Halley, analista di mercato di OANDA in Asia Pacifico, aggiungendo che il greggio Brent potrebbe essere scambiato nel range tra 76,00 o 82,00 dollari quando i risultati della riunione saranno rilasciati.

“Anche se l’OPEC+ dovesse aumentare la produzione, ci vorrà almeno un mese di ritardo e probabilmente di più prima che le pompe si attivino. Niente di quello che farà l’OPEC+ allevierà la domanda immediata nel mercato spot del petrolio e certamente non avrà un impatto sui mercati del gas”.

Dal punto di vista dell’analisi tecnica, “il greggio Brent ha un supporto a $76.60 e $76.00 al barile, con resistenza a $79.50 e $80.75 al barile. Il WTI ha un supporto a $74.25 e $73.00 al barile, con resistenza a $76.00 e $76.60 al barile. Le prospettive tecniche rimangono costruttive per entrambi i contratti” ha concluso l’espeerto.