Mercati

Petrolio, prezzi in caduta libera. A New York contratto WTI -6%, fino a sotto $68

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

ROMA (WSI) – All’indomani della decisione dell’Opec di lasciare invariata la produzione di petrolio, i futures scambiati a New York cedono continuano a perdere terreno e passate le 14.30 ora italiana segnano un tonfo superiore a -6% scendendo sotto la soglia dei $69 al barile. Decisamente meglio le quotazioni del Brent, che salgono +0,50% a $72,94 al barile. Anche il Brent tuttavia oscilla sui minimi degli ultimi quattro anni, dopo essere sceso alla vigilia al valore più basso dal luglio del 2010, a $71,25 e aver perso quasi -40% dal mese di giugno. I futures sul contratto WTI sono scesi invece al minimo dal maggio del 2010, fino a $67,75. (Lna)

____________

ROMA (WSI) – Doccia fredda da Vienna per le compagnie petrolifere, ma grandi notizie per i consumatori. Sono intensi i sell off sui prezzi del petrolio dopo la decisione dell’Opec di lasciare invariata la produzione a 30 milioni di barili al giorno. Cali nell’ordine del 4-5%.

Anche il settore energetico azionario, tra cui Saipem, sconta la scelta dell’Opec, che per la verità era nell’aria, di lavarsene le mani e lasciare stabilire al mercato il giusto prezzo dell’oro nero.

Anche se non si può escludere che venga convocata una riunione di emergenza dell’Opec in caso di grandi oscillazioni, i livelli di produzione attuali di 30 milioni di barili di greggio al giorno dovrebbero rimanere dove sono per i prossimi sei mesi.

I futures scambiati a New York cedono circa 4,7 punti percentuali sotto i $69 al barile. È la prima volta da giugno 2010. Al momento contratto WTI in calo del -6% circa a $68,97.

Il Brent buca i $73 (-5% a $72,78). Dopo l’annuncio le quotazioni scambiate sul mercato londinese sono scese a livelli che non si vedevano dal 31 agosto del 2010.

Da segnalare che i prezzi del Brent sono scivolati del -32% da inizio anno, riportando la flessione su base annua più forte dal 2008.

Indiscrezioni su un nulla di fatto del cartello erano già trapelate in mattinata, dopo le trattative tra alcuni Paesi del Golfo appartenenti all’Opec.

Mercati tutti in subbuglio, con i tassi sui bond decennali francesci che sono scesi sotto l’1% per la prima volta nella storia.

“L’Opec ha scelto di abdicare al suo ruolo, lasciando decidere al mercato il valore dei prezzi – ha commentato a Bloomberg Harry Tchilinguirian, responsabile della divisione di commodity presso BNP Paribas – Bisogna vedere se un periodo prolungato di bassi prezzi sia ora nei suoi interessi”.

Abdalla Salem El-Badri, il segretario generale dell’organizzazione ha insistito con il dire che la decisione non è una ragione valida per impanicarsi. El-Badri ha aggiunto che l’Opec non ha fissato un prezzo obiettivo desiderato per il greggio.

(Lna-DaC)