Petrolio: prezzi tornano a correre in vista dell’Opec. Oggi si scioglie rebus produzione
Tornano a salire le quotazioni del petrolio, in attesa della riunione odierna dell’OPEC +. I 13 membri dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC) e i loro 10 alleati si incontreranno in videoconferenza per decidere i livelli di produzione da gennaio in poi. Dopo lo stop di ieri, i future del Wti gennaio salgono dell’1,78% a 66,74 dollari e quelli del Brent febbraio in aumento dell’1,95% a 70,24 dollari.
Cosa attendersi dal vertice di oggi
Mentre l’emergere della nuova variante Covid Omicron, che ha già fatto scattare, a livello globale, nuovi divieti di viaggio, e allo stesso tempo rischia di causare ulteriori restrizioni che potrebbero restringere la domanda del greggio, gli analisti prevedono che oggi l’alleanza deciderà di interrompere un modesto aumento della produzione di 400.000 barili al giorno ogni mese come avevano pianificato e come stanno facendo da maggio.
Un sondaggio Reuters pubblicato martedì ha rilevato che l’OPEC ha pompato 27,74 milioni di barili al giorno a novembre, in aumento di 220.000 barili da ottobre, ma inferiore all’aumento di 254.000 consentito ai membri dell’OPEC in base all’accordo OPEC+
L’alleanza OPEC+ guidata da Arabia Saudita e Russia ha finora resistito alla pressione degli Stati Uniti per aumentare significativamente la produzione per frenare l’aumento dei prezzi dell’energia.
Petrolio: rivista al ribasso la domanda 2022
Vista l’intenzione di non aumentare la produzione di petrolio ricordiamo che, poche settimane fa, l’OPEC ha rivisto al ribasso le stime sulla domanda di petrolio, indicando per il 4° trimestre una domanda di 99,49 milioni di barili al giorno, in calo di 330.000 barili dalle previsioni del mese scorso e per l’anno 2021 una domanda di 96,44 milioni di barili, in calo di 160 mila rispetto alla previsione precedente. La crescita annuale è stata quindi rivista al ribasso a 5,65 milioni di barili.
La revisione della domanda – si legge nell’Oil Market Report dell’Opec – ha a che fare con la domanda più lenta del previsto di Cina e India e con il rallentamento indotto dagli elevati prezzi dell’energia nell’ultimo trimestre dell’anno.
Anche la domanda di petrolio del 2022 è stata leggermente rivista al ribasso di 100mila barili a 28,7 mbg pari ad una crescita di circa milione di barili rispetto al 2021.