NEW YORK (WSI) – La guerra dei prezzi nel mercato energetico torna a intensificarsi dopo che l’Iran, appena tornato sul mercato grazie all’eliminazione delle sanzioni economiche occidentali, ha deciso di ridurre il prezzo dei barili venduti in Europa.
Favoriti dalla domanda record proveniente dalla Cina nel 2015, nonostante il rallentamento della crescita della seconda economia al mondo (il Pil si è espanso del 6,9%, il tasso più basso da 25 anni), i prezzi del petrolio avevano avviato una bella ripresa oggi.
Mettendo per un momento da parte i timori legati all’offerta in eccesso, in particolare ora che Teheran è tornata a inondare i mercato di barili – già prima la produzione era arrivata intorno agli 1,5 milioni di barili al giorno – gli investitori erano tornati a comprare contratti legati alla materia prima.
I futures sul Brent erano arrivati a guadagnare anche il +5% stamani. Ma poi i rialzi sono stati completamente azzerati (vedi grafico).