Economia

Petrolio, scioperano raffinerie: in Francia manca benzina

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PARIGI (WSI) – Mentre ieri il mercato è tornato a concentrarsi sui fondamentali, che parlano di una crisi di domanda ma sopratutto di un eccesso dell’offerta clamoroso, in Francia è sempre più difficile trovare benzina alle stazioni di servizio. I livelli di barili prodotti sono senza precedenti, ma alcuni paesi dell’Opec, per paura di perdere quote di mercato, non hanno il coraggio di intervenire.

Ad aprile, riunitosi in via straordinaria in Qatar, a Doha, il Cartello non è riuscito a intraprendere con gli stati non membri un’azione coordinata con l’Iran per ottenere per lo meno un congelamento della produzione. Il risultato è che i prezzi del petrolio sono scesi di prezzo.

Tuttavia, gli ultimi attacchi ai campi petroliferi in Nigeria e il gigantesco incendio divampato in un bacino di petrolio del Canada hanno sostenuto la risalita dei prezzi, che si sono portati sopra i 45 dollari al barile nel mercato americano Wti. L’ultimo evento destabilizzante in ordine di tempo ha riguardato la Francia.

Uno sciopero per protestare contro la riforma del mercato del lavoro ha interessato tutte e otto le principali raffinerie di petrolio del paese, stando ai comunicati diffusi dai sindacati CGT. La tensione con il governo è alle stelle. Circa il 20% delle stazioni di benzina sono rimaste senza carburante ai distributori.

Scontri tra polizia e scioperanti a Marsiglia

In una delle raffinerie di Marsiglia, a Fos-sur-Mer, è persino scoppiata una mini rivolta quando la polizia è intervenuta per cercare di fare riprendere le attività e sbloccare il picchettaggio degli scioperanti. A giudicare dalle dichiarazioni del primo ministro Manuel Valls, altri scontri seguiranno.

“Basta così, È insopportabile vedere questo genere di cose”, ha detto il premier socialista alla radio francese. “Quello che otterrà il sindacato CGT è una risposta estremamente ferma del governo. Riapriremo gli impianti bloccati dalle attività indette da questa organizzazione”.

Il sindacato più importante di Francia ha chiesto e ottenuto il blocco in massa dell’accesso agli edifici che ospitano gli impianti. L’obiettivo di fare appello a simili azioni di picchettaggio è quello di dimezzare la produzione delle raffinerie petrolifere ed estendere gli scioperi anche alle reti dei treni, nella speranza di convincere il governo a rivedere la nuova legge governativa che rende più facile per le aziende licenziare ed assumere, rendendo maggiormente flessibile il lavoro in uscita e in entrata.

Picchettaggi e proteste dei sindacati contro la riforma del Lavoro nelle otto raffinerie francesi

Fonte: BBC