Società

Piano casa per famiglie. Con nuovi aiuti a banche

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ROMA (WSI) – Diciamolo chiaramente: che le banche italiane non stiano facendo il loro lavoro da tempo, è a dir poco un eufemismo. Chi da mesi aveva sperato che gli istituti erogassero i prestiti a famiglie e imprese, si è dovuto ricredere ben presto. Chi sperava che dopo i miliardi di aiuti consegnati dalla Bce di Mario Draghi alle banche, queste avrebbero riaperto i rubinetti del credito, è rimasto scottato.

L’economia non è ripartita, e se non è ripartita è stato perchè le banche hanno smesso di essere fedeli alla loro funzione principale: quella di aiutare i fondamentali della stessa economia immettendo sul mercato la liquidità che avevano ricevuto dalla generosa Bce. Liquidità che è rimasta invece bloccata e utilizzata per salvare gli stessi istituti dall’esposizione verso i BTP che li aveva messi in guai seri durante gli attacchi speculativi all’Italia.

Ma ora starebbe arrivando la soluzione: cinque miliardi dalla Cassa depositi e prestiti (dunque da noi, leggi CdP: rete di conflitti di interesse coi nostri soldi) alle banche per provare, di nuovo, a far circolare liquidità all’interno del sistema: facendo anche in modo che le famiglie possano riaccedere ai finanziamenti per comprare una casa.

D’altronde il quadro è di un Italia davvero malata. E la malattia porta il nome di un cancro che sta devastando il mercato immobiliare: mutui crollati -50%, affitti bloccati dalle tasse sui proprietari delle abitazioni. Per ovviare a questa situazione disperata, l’esecutivo Letta sta lavorando a un decreto che dovrebbe essere discusso dal Consiglio dei ministri il prossimo 28 agosto.

“Abbiamo lavorato molto su come reincentivare l’erogazione dei mutui – ha detto il ministro alle Infrastrutture, Maurizio Lupi, che ha in mano il dossier -. Perché, dopo le norme sulle imprese e sul lavoro, è quello che serve di più per rilanciare la nostra economia”.

Tre i punti del piano: implementazione del sistema bancario, e conseguente sblocco dei mutui a famiglie e imprese di costruzione; fondo per le agevolazioni alle giovani coppie e a famiglie con redditi instabili; incentivi agli affitti.

Per aiutare le banche la strada dovrebbe essere la seguente: gli istituti di credito potranno emettere covered bond, ovvero obbligazioni garantite, che saranno garantite proprio dalla dalla Cassa depositi e prestiti e che avranno come fine principale l’erogazione di mutui; le banche, con i soldi raccolti, potranno infatti tornare a erogare finanmenti a lungo termine sia alle imprese che alle famiglie. Si tratterebbe di titoli con rendimento alto, ma sicuro, che secondo il piano potrebbe diventare un nuovo canale di investimento.

“Molti fondi pensione sono già interessati”, afferma il numero uno dell’ Ance, Antonio Gennari.