NEW YORK (WSI) – Con il suo piano di investimenti da 300 miliardi di euro, sembra proprio che la Commissione Ue giuidata da Jean-Claude Juncker voglia spendere soldi che non ha. Motivo per cui la Francia vuole investimenti reali e non “soldi fittizi”.
Il governo Hollande ha lanciato un appello all’esecutivo del blocco a 18 per un ‘New Deal’ europeo serio con soldi veri.
Secondo i francesi l’Ue deve iniettare fino a €80 miliardi di soldi reali nell’economia travagliata d’Europa, avvertendo che il piano di Bruxelles rischia di rivelarsi un flop se il denaro non viene utilizzato per stimolare veramente la domanda.
La prossima settimana Juncker rivelerà i dettagli del programma da €300 miliardi spalmati in tre anni che ha l’obiettivo di alimentare la crescita attraverso progetti di infrastrutture e simili.
Emmanuel Macron, il ministro francese dell’Economia, ha detto di essere convinto che l’Europa abbia bisogno di “denaro reale da utilizzare in modo efficace”.
Macron, 36 anni, è un giovane con le idee chiare. Ha proposto la creazione di un’entità independente che faccia da supervisore di un “New Deal” europeo. L’autorità speciale così costituita potrebbe controllare la potenza di fuoco del fondo, reperendo fondi sui mercati e usando i prestiti ottenuti per finanziarie investimenti in progetti moderni, come reti di fibra ottica ed energia rinnovabile.
L’autorità indipendente avrebbe anche il ruolo di costituire pool di esperti europei che avranno il compito di selezionare i progetti dopo un processo aperto, super partes e concorrenziale, in modo che i contratti vengano assegnati per meriti.
I funzionari Ue a conoscenza dei dettagli del piano di Juncker dicono che difficilmente verranno impiegate nuove risorese “reali”. Al contrario, il programma si servirà unicamente di risorse pubbliche esistenti, nella speranza di attirare capitale privato per incrementare le finanze del fondo.
Ma Macron non si dà per vinto nella sua battaglia personale per una strada alternativa e sostiene che la sua proposta riuscirà a ottenere l’approvazione del Parlamento.
“Abbiamo un tasso di disoccupazione del 10% e del 25% tra i giovani. E la soluzione definitiva sarebbe spendere soldi che non abbiamo? Non è concepibile. È un pacchetto di sinistra, è un pacchetto per gli outsider e ha l’obiettivo ambizioso di ristabilire le pari opportunità“.
Il capo del Tesoro francese ha parlato con molta franchezza delle riforme “finte” del passato varate nel suo paese, aggiungendo che le riforme “reali” sono ora il prerequisito per ottenere un appoggio da parte dei partner europei.
“Il nostro lavoro è dare slancio al pacchetto di stimoli. La nostra riforma è cruciale, perché è così che possiamo finalmente avere qualcosa indietro”.
Fonte: Financial Times
(DaC)