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PIAZZA AFFARI: BANCHE, STM, TLC SPINGONO IN GIU’

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Il saliscendi di Piazza Affari, che nel corso della mattinata ha dapprima aperto al ribasso, poi ha recuperato prima di scendere di nuovo è la conferma dell’estrama incertezza del mercato, che peraltro si muove in linea con le altre principali piazze europee.

A metà seduta il listino milanese è in ribasso e guarda con maggiore attenzione l’andamento dei future sugli indici Usa di quanto non ne presti alla chiusura positiva di Wall Street ieri e delle borse asiatiche questa mattina.

Laddove si è potuto prendere beneficio, si è fatto, salvo poi reinserirsi nel canale ribassista, in attesa dei dati societari americani attesi tra il pomeriggio e la serata.

Del resto si è già visto quanto abbiano influito negativamente i dati di Intel sul comparto tecnologico oggi. Tra gli altri, sono attesi i risultati di Ibm.

In Italia non a caso il peggior titolo del Mib30 è Stmicroelectronics che ha sofferto anche per le voci, successivamente smentite, di un interesse per la sezione chip di Motorola.

Con la controllata, affonda anche Finmeccanica.

Tra gli altri industriali l’unico titolo in rialzo fra le trenta blue chip è Pirelli: il suo guadagno, peraltro limitato a un quarto di punto percentuale, si distingue dai ribassi che interessano tutti i titoli che fanno capo a Marco Tronchetti Provera.

In particolare scendono Telecom Italia, oggetto di downgrading da parte di banche d’affari, e Tim.

L’attenzione del mercato anche oggi è rivolta a Fiat: nel pomeriggio è in programma un incontro, al ministero dell’Economia, fra il ministro Giulio Tremonti, i vertici della società e le banche creditrici che già hanno fatto sapere di non volersi accollare i costi per l’occupazione del gruppo.

Il Lingotto, vale la pena ricordarlo, ha messo a punto un piano, nei giorni scorsi, che prevede tagli occupazionali per oltre 8.000 persone.

Il lavoro a rischio comunque non è appannaggio della sola Fiat, ma interessa anche le banche: IntesaBci ha 7.800 persone da mandare via.

Il comparto bancario è contrastato: molto bene Mps che guadagna oltre cinque punti e mezzo percentuali, e anche Antonveneta; per il resto l’umore è ribassista.

Tra gli altri scendono San Paolo Imi che pure, secondo alcuni analisti, ha spazio per salire anche oltre i €7; scende la stessa IntesaBci e tutto il risparmio gestito con la sola eccezione di Fineco.

In ribasso il comparto assicurativo, sia nei titoli quotati sul Mib30, che in quelli del Midex.

Mediaset perde punti, in linea con il giudizio di Goldman Sachs.

Sul fronte editoriale, nel Midex si assiste a un recupero di Espresso; nel Numtel a un ribasso di Cairo.

Tra gli altri titoli del Mib30, in ribasso Autostrade. La società, ha detto oggi il presidente Gian Maria Gros-Pietro, guarda con interesse alla francese Autoroutes du Sud de la France, ma non a scapito degli azionisti.

Sul Midex sale Benetton; tra i migliori c’è Bulgari, spaiata rispetto a Tod’s che invece perde quota tra i titoli del lusso.

Scende anche Lottomatica, giudicata interessante da Websim che invece ha interrotto la copertura di un altro titolo legato al gioco, Snai.

Il Nuovo Mercato vede la volata di Euphon, su cui pare si concentrino gli acquisti di qualche fondo; molto bene anche Inferentia, sospesa per eccesso di rialzo, e Cdc, che ha portato a casa un’importante commessa.

e.Biscom, a detta di alcuni analisti, potrebbe arrivare anche a €37; per ora viaggia su livelli pari alla metà.

Tra gli altri titoli, guadagna Garndi Navi Veloci dopo la notizia di una acquisizione.

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