(Teleborsa) – La seduta a Piazza Affari si apre in leggero ribasso, sulla scia del finale in rosso di Wall Street e Tokyo dopo la decisione di ieri della Cina di alzare il costo del denaro di un quarto di punto per frenare l’inflazione. Gli investitori stanno ancora riflettendo sulla mossa a sorpresa, volgendo lo sguardo anche alla pubblicazione del Beige Book in serata e alla riunione del FOMC della Fed il 3 novembre prossimo per sapere se ci sarà un QE2 e in che misura. La decisione del Dragone ha accresciuto l’avversione al rischio degli investitori, portando il cross eur/usd sotto la soglia degli 1,38. Tra gli indici milanesi, l’indice FTSE IT All-Share archivia gli scambi con un ribasso dello 0,32% a 21728,73 punti e il FTSE MIB con un decremento dello 0,32% a quota 21165,97. Pochissimi i temi rilevati della seduta, con incrementi e decrementi marginali nel paniere del Ftse Mib. Segno più per Telecom Italia. “Sono del tutto irrealistiche le ipotesi di rapida dismissione della rete in rame, avanzate negli ultimi mesi, che non trovano riscontro in nessun altro Paese occidentale”. Lo ha detto ieri l’amministratore delegato di Telecom Italia, durante un’audizione alla Camera, che ha poi sottolineato come la migrazione dal rame alla fibra, come tutte le grandi innovazioni tecnologiche, comporterà nel tempo un’inevitabile contrazione della forza lavoro”. In rosso le banche e Italcementi. Sul completo, pesante in pre-apertura Cell Therapeutics dopo aver stipulato un accordo di vendita di USD 21 milioni di azioni privilegiate di serie 7 e warrant per l’acquisto di azioni ordinarie, nel quadro di una offerta registrata, estesa a quattro investitori istituzionali. Si scalda Risanamento in vista del via libera alla cessione dell’area Falck di Sesto San Giovanni alla cordata guidata dal gruppo Bizzi.