La giornata si muove senza particolari scosse, consolidando le posizioni raggiunte. Andamento positivo per i telefonici, bene gli assicurativi e le multiutilities che si stanno posizionando in vista della vendita delle centrali Enel per la produzione di energia.
Il Mibtel segna un rialzo dello 0,70%: l’indice telematico è stabilmente sopra i 33.000 punti a quota 33.208. Sulla stessa linea si colloca il Mib30 con un rialzo dello 0,75% a 48.416 punti. Il Fib30 cresce dello 0,77% a 48.685 punti. Positivo anche il Midex (+0,62% a 36.804 punti), mentre il Nuovo Mercato lascia lo 0,30% a 6.319 punti.
“E’ un mercato tranquillo – osserva Marina Martini di Paribas – che si ammanta di un cauto ottimismo; del resto c’è anche attesa per le imminenti elezioni presidenziali americane; a questo punto vediamo anche come apre Wall Street”.
In questo momento i futures sui principali indici della Borsa USA sono in netto rialzo. Il aspetta anche i risultati di Cisco (CSCO), che saranno diffusi oggi, per rilanciare eventualmente il comparto tecnologico.
Tra i titoli che si stanno mettendo in luce c’è sicuramente Seat (+1,81% a 3,54 euro). Il titolo cresce in vista di un aumento del proprio peso nel Mib30 in seguito alla fusione con Tin.it che sarà operativa dal 15 novembre.
Collegato all’operazione Tin.it è anche il rialzo di Telecom Italia (+2,12% a 14,09 euro), mentre Tim non va oltre un +0,2% a 10,21 euro.
Tra gli editoriali si segnala solo Mediaset (+1,78% a 17,65 euro).
Gli operatori sono rimasti colpiti dalla performance della debuttante Tod’s (+16,25% a 46,5 euro): “sta andando meglio delle aspettative – riconosce Martini – anche se ritengo che il titolo finirà per assestarsi ai livelli di oggi senza salire ulteriormente”.
Tra i titoli che non rubano le luci della ribalta ma che meritano di essere seguiti, l’operatrice di Paribas guarda a Parmalat (+0,52% a 1,74 euro) su cui JP Morgan ha iniziato la copertura a “Market Performer”, e a Fiat (-0,58% a 27,32 euro) che “comunque tiene nonostante i risultati non soddisfacenti che hanno portato lo stesso presidente Paolo Fresco a suggerire la cautela”.