Chiusura in calo per le borse europee. A Piazza affari, il Ftse Mib termina in flessione dello 0,45% a 30.9 punti, con Saipem (-3,2%), Interpump (-2,7%) e Inwit (-2,4%) tra le peggiori, mentre brilla Mps (+5,5%) dopo la diffusione dei conti del 2023 che segnano il ritorno al dividendo dopo 13 anni, a seguito del conseguimento di utili per 2 miliardi. Bene anche Diasorin (+2,2%) e l’automotive con Ferrari a +1,2% e Stellantis a +1,05%.
Dall’agenda macro sono giunti i dati di dicembre sulla produzione industriale della Germania, in calo dell’1,6% su base mensile, e le vendite al dettaglio dell’Italia (-0,1% a dicembre).
Nel radar degli investitori restano le trimestrali, con i conti di Uber, Disney e PayPal dopo quelli di Ford a Wall Street, e le indicazioni delle banche centrali sui tagli dei tassi. Il presidente della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari, ha dichiarato che i funzionari hanno bisogno di vedere “qualche mese in più” di dati sull’inflazione prima di abbassare il costo del denaro, precisando che due o tre riduzioni saranno probabilmente appropriate nel 2024.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia lievemente a 157 bp, con il rendimento del decennale italiano al 3,87% e quello del Bund al 2,3%, mentre i Treasury decennali Usa si attestano al 4,09%.
Tra le materie prime, il petrolio Brent si attesta a 78,6 dollari al barile, dopo l’aumento oltre le attese delle scorte statunitensi di greggio, mentre sono diminuite le riserve di benzina e distillati. Sul Forex, cambio euro/dollaro poco mosso a 1,076 e dollaro/yen in area 148.