Piazza Affari ha chiuso pesantemente una giornata durante la quale i listini sono stati trascinati verso il basso principalmente dai titoli telefonici e dai tecnologici, ma le vendite sono generalizzate.
Come Milano anche le altre borse europee hanno sofferto in mattinata dei profit warning del settore tecnologico e dei forti cali a Wall Street di mercoledì, e nel pomeriggio delle forti perdite del Nasdaq.
Si sono salvati dai ribassi i titoli energetici, alcuni finanziari.
Il Mibtel ha perso l’ 1%, il Mib30 lo 0,9% e il Numtel il 2,2%.
I titoli tecnologici hanno sofferto no più degli altri. STMicroelectronics che ha perso circa il 4% mentre Tiscali ha cedeto il 5% dopo aver anticipato la scadenza dei lockup.
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Sul Mib30 hanno chiuso in positivo titoli energetici come Eni e Italgas. Banca di Roma ha guadagnato sulle voci che l’Olandese Abn Amro possa aumentare la sua partecipazione nell’istituto romano.
Sui telefonici hanno pesato i cali di Deutsche Telekom, che durano da quando Deutsche Bank ha venduto un pacchetto di oltre €900 milioni per un cliente. Il titolo del gruppo telefonico ha perso circa il 30% nell’ultima settimana e cede terreno anche oggi.
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A Milano Pirelli e Olivetti hanno ceduto circa il 3%
mentre TIM e Telecom Italia hanno perso leggermente di meno.
Anche il settore media è stato molto pesante, con L’Espresso, Mediaset e Seat che hanno perso intorno al 3%.
Forti cali anche anche nel settore del risparmio gestito, soprattutto per Bipop che ha perso il 3,3%.
Oltre a Tiscali, sul Nuovo Mercato hanno perso pesantemente anche BB Biotech e Opengate, mentre Engineering e eBiscom hanno chiuso con dei guadagni.