Piazza Affari ha chiuso contrastata una giornata contrassegnata da guadagni contenuti per i telefonici in controtendenza rispetto ai mercati europei. In ribasso il Nuovo Mercato, nonostante la buona prova di Tiscali (+1,06 a €8,59), e il listino dei titoli a media capitalizzazione, alcuni dei quali sono scesi ai minini storici.
Il Mibtel ha chiuso con un +0,38%, il Mib30 ha guadagnato lo 0,55%, il Midex ha perso lo 0,71% , il Numtel ha ceduto lo 0,94%.
Dopo la chiusura negativa di venerdì, l’andamento dei future a Wall Street sembrava presagire un’altra giornata di perdite. Ma l’apertura positiva delle Borse USA e alcune mosse strategiche sui titoli della scuderia Colaninno e su quelli coinvolti nell’OPA Fiat–Montedison (Vedi Terremoto a Piazza Affari) hanno consentito al mercato italiano un andamento migliore rispetto allo scenario europeo.
Mediobanca (-1,35%) ha perso terreno dopo le voci di mercato che vedrebbero Unicredito (-0,33%) lanciare un’offerta pubblica di acquisto sul gruppo.
Nelle grandi manovre possibili rientrano anche le banche. Il mercato scommette sull’alleanza tra San Paolo Imi (-0,43%)e Banca di Roma (+1,04%).
Montedison ha chiuso in rialzo a 0,86% nonostante le pressioni della battaglia legale contro Fiat (-1,4%). La società torinese ha lanciato un’opa ostile attraverso Italenergia, partecipata anche dai francesi di Edf. Una battaglia legale destinata a concludersi, salvo richieste di chiarimento da parte della Consob (la Commissione di controllo per le società e la borsa), entro la fine di agosto.
Tra i titoli interessati all’operazione c’è anche Hdp, che ha perso 1,73%.
Diverso il discorso per Pirelli. Il titolo del gruppo guidato da Marco Tronchetti Provera ha avvertito gli effetti dell’affare Comcast–At&T (Vedi Tlc: Comcast vuole At&T broadband per $45,5 mld), e ha chiuso a -1,21%.
Per Enel, che ha chiuso in denaro a +0,36% bisogna segnalare l’accorpamento delle azioni a €7,18. Un’azione Enel di oggi vale due azioni Enel di venerdì (Vedi Piazza Affari: Enel passa di mano a €7,24).
In ribasso tutto il settore degli editoriali, come Mediaset, che ha perso lo 0,36% a €9,64 e Class (-3,72%). In controtendenza l’Espresso (+1,48%)
Denaro per tutta la scuderia Telecom, dopo una mattinata che aveva visto ancora mani forti su Olivetti (+0,51% a €2,15) con oltre 106 milioni di azioni scambiate, ma pochi movimenti su TIM (+2,91%) e Telecom Italia (+2,84% a €10,51). Nel primo pomeriggio però hanno iniziato a crescere con forti volumi alimentati dalle speculazioni su una possibile revisione dei termini di con cambio della conversione dei titoli Telecom risparmio in ordinari. Le voci che girano nelle sale operative per ora sono poco chiare e non hanno fornito altri elementi sull’eventuale modifica.
In forte calo STMicroelectronics. Il titolo ha perso l’1,93% a €34, e secondo alcuni analisti interpellati da Wall Street Italia, il titolo potrebbe scendere fino a €33.
Al Nuovo Mercato non è bastata la buona performance di Tiscali, che ha raggiunto un accordo con Internet Sonera Plaza, (una controllata della finlandese Sonera) per acquistare una sua società olandese (Vedi Piazza Affari: Tiscali non sostiene il Nuovo Mercato), e le buone prove di Finmatica (+0,25% – vedi Piazza Affari: Finmatica Sale Su Nuovo Mercato) e Gandalf (+9,79%. – vedi Nuovo Mercato: Gandalf ancora sospesa).
Male Datamat (-1,26%) nonostante la notizia della commessa Nato (Vedi Piazza Affari: Datamat, commessa da €11,6 milioni).