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PIAZZA AFFARI CHIUDE PIATTA GIORNATA CONVULSA

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Piazza Affari ha chiuso con i due principali indici piatti una seduta che gli operatori non temono a definire convulsa e con forte volatilità. I temi che da giorni infiammano la Borsa di Milano, in particolare quelli che interessano Mediobanca, Montedison, Hdp e Olivetti, rimangono al centro dell’attenzione degli investitori. Anzi, anche oggi si sono aggiunte nuove speculazioni legate a indiscrezioni che modificano ancora una volta le aspettative del mercato.

“Il mercato italiano in questo momento è molto difficile da leggere – commenta a Wall Street Italia un operatore di una Sim italiana – con le speculazioni sull’Opa Montedison e l’ipotesi di contro Opa, il tentativo di blindare Mediobanca, la lotta su Hdp e il rastrellamento su Olivetti”.

“Oggi poi è arrivato anche il rumor – aggiunge l’operatore – sugli avvisi di garanzia che sarebbero pronti per i vertici Telecom Italia. Insomma c’è molta confusione che ha i suoi lati positivi ma anche quelli negativi”.

Il mercato americano non ha impattato più di tanto sull’andamento dei listini di Piazza Affari che oggi si è dimostrata più tonica rispetto alle colleghe europee. L’indice telematico oggi ha superato come rendimento il Cac francese su cui pesano i tanti titoli tecnologici presenti.

Nessuna novità invece dal fronte tassi con la Bce che oggi ha confermato la sua politica di stabilità sui tassi di riferimento dell’area euro. (Vedi TASSI UE: LA BCE LI LASCIA INVARIATI AL 4,50%)

Il Mibtel ha chiuso invariato a 26.436 punti, il Mib30 ha ceduto lo 0,07% a 37.532 punti. Il Midex si è fermato in negativo per lo 0,51%. In rosso anche il Numtel (-1,12% a 2.729 punti) che ha subito il calo del Nasdaq in apertura.

Tra i movimenti più ampi, al rialzo o al ribasso, oggi si è fatto notare quello di STMicroelectronics che ha chiuso in calo del 4,85% a €36,7.

Il titolo della società italo-francese che produce semiconduttori è stato condizionato dal profit warning della britannica Marconi, attiva nelle attrezzature per telecomunicazioni. Inoltre ha registrato negativamente la flessione dell’11% dell’olandese Asml, che stima di chiudere il semestre in perdita a causa del rallentamento dell’economia Usa. (Vedi Piazza Affari: STM cede dietro Marconi)

Ma anche Hdp non scherza con un ribasso del 6,35% a €4,91. Il titolo della holding guidata da Cesare Romiti anche oggi è stato al centro di forti speculazioni e, si mormora nelle sale operative, di veri e propri rastrellamenti. Le azioni hanno chiuso in forte calo con oltre 15 milioni di pezzi scambiati.

Sulla holding, nel quadro più generale della guerra tra Fiat e Montedison, si è scatenata una guerra che per ora si sta combattendo a suon di carta bollata. (Vedi anche Piazza Affari: Hdp, la guerra passa ai legali).

A parte Hdp, oggi praticamente tutti i titoli coinvolti nella battaglia tra i due giganti hanno chiuso in rialzo: a partire da Fiat (+0,81% a €26,18) a Generali (+1,79% a €37,6), passando per Mediobanca (+0,44% a €13,72) ed Edison (+0,76% a €11,57). Debole invece Montedison (-0,5% a €2,990) ancora ben comprata.

Oggi il ministro per le attività produttive Antonio Marzano ha dichiarato che il decreto che congelava i diritti di voto di Edf al 2% non si applica a Italenergia, visto che il consorzio è capeggiato da Fiat. Il ministro è stato però smentito dal presidente della Commissione della Camera per le attività produttive che ha detto che un decreto legge potrebbe ancora bloccare un’entrata ‘pesante’ di EDF.(Vedi anche Opa Montedison: Sorprese politiche? e anche Montedison: Marzano sblocca diritti Edf)

Ieri invece il consiglio di amministrazione di Montedison si è riunito e non ha convocato il consiglio di amministrazione che dovrebbe nominare il nuovo management secondo i nuovi equilibri societari. Il cda si è appellato al fatto che dalla documentazione fornita da Italenergia, non testimonia il suo ruolo di maggiore azionista. Anche qui lo scontro assume connotati legali (Vedi Montedison alza le barriere contro Fiat)

Quanto a Edison, Merril Lynch ha assegnato un giudizio “reduce” con target price a €11,4, quota inferiore al prezzo di Opa lanciata da Fiat-Edf. Secondo molte banche Edison non dovrebbe aderire all’opa di Montedison in quanto il suo valore è superiore al prezzo offerto. (Vedi Edison: prezzo opa, minimo indispensabile e Speciale WSI: scontro Agnelli/Mediobanca)

Nelle sale operative circolano voci che riguardano Pirelli (-2,02% a €3,350) e il disimpegno di uno dei soci azionisti, Martin Ebner (Vedi Piazza Affari: i titoli da tenere d’occhio).

Tra i titoli telefonici, solo Olivetti (+0,64% a €2,190) ha chiuso in rialzo con quasi 130 milioni di titoli scambiati. Il mercato ha ripreso a scommettere su importanti novità nell’assetto azionario della holding di Ivrea. Oggi la società di Roberto Colaninno è stata investita anche dalle voci che darebbero sotto tiro della nmagistratura di Torino i vertici Telecom e che dieci avvisi di garanzia sarebbero in arrivo. (Vedi anche Inchiesta Telecom: dieci avvisi e perquisizioni e anche Piazza Affari: Olivetti regina degli scambi e anche Piazza Affari: Olivetti attira scommesse).

Nella galassia di Colaninno in ribasso anche Seat Pagine Gialle (-2,94% a €1,156) dopo una mattinata al rialzo. Il titolo non ha beneficiato del fatto che ieri l’Authority per le telecomunicazioni ha dato il suo via libera all’integrazione con TMC. E’ possibile che si riapra il capitolo con la svedese Eniro: Telia, azionista di maggioranza (47%) di Eniro su cui Seat aveva lanciato un’offerta che poi è fallita, ha deciso di mettere sul mercato il 23,5%.

I titoli del risparmio gestito sono contrastati nel giorno in cui sono usciti i dati definitivi di Assogestioni relativi al mese di giugno. L’unico titolo in negativo del settore è Bipop Carire (-2,02% a €3,35), mentre si sono fermati in rialzo Fideuram (+0,56% a €11,510) e soprattutto Mediolanum (+1,67% a €12,760). (Vedi Risp. Gestito: il mercato boccia i conti Bipop)

Sul Nuovo Mercato la stella per gran parte della seduta è stata e.Planet (-2,13% a €17,5), prima sospesa al rialzo e poi ha chiuso in rosso. (Vedi Nuovo Mercato: ePlanet sospesa a €20,56 e ePlanet: l’elefante partorì il topolino)

In calo anche Tiscali (-4,61% a €8,740) sul quale è arrivato il fulmine di Merrill Lynch che dubita sulla possibilità che la società di Renato Soru riesca a pareggiare i conti nel 2001. (Vedi anche Merrill boccia Tiscali, dubita pareggio 2001)