Piazza Affari chiude la seduta odierna con un rialzo per il Mibtel pari all’1,02% a 30.835 punti.
La giornata si era snocciolata fin dall’inizio in territorio positivo, ma senza energia. Nemmeno la buona apertura di Wall Street, soprattutto per il Nasdaq, era riuscita a smuovere un po’ le acque. Ma evidentemente l’onda lunga dell’ottimismo ha finito per lambire anche il mercato italiano.
Il tema generale è stato comunque il comparto dei titoli telefonici e tecnologici, messi in vendita a Piazza Affari come sugli altri mercati.
A fare la differenza, in negativo e in positivo: Tim -4,33% a 10,25 euro (un euro vale 1936,27 lire). Come se non bastasse l’intonazione negativa che caratterizza il titolo da diverse sedute, si è aggiunta oggi la denuncia all’Antitrust da parte di e.Biscom, che ha colpito anche Omnitel.
Al contrario, gran risultati per Mediolanum, in crescita del 6,22% a 18,32 euro, per Eni, che prende il 4,17% a 5,45 euro e che sale stabilmente dopo l’annuncio, nei giorni scorsi, di un buy-back (acquisto di azioni proprie) deciso per aumentare il valore del titolo in Borsa. Da dire inoltre che i petroliferi sono in rialzo anche nel resto d’Europa.
Ottime anche le Enel, con +2,39% a 4,55 euro, sull’onda della notizia di una prossima quotazione di Wind
Per tutto il giorno si è fatto sentire il passo, molto ben intonato, delle banche. Tra queste, +3,95% per Banca di Roma; +2,35% per Banca Intesa; +1,47% per Unicredito.
Tra le migliori e le peggiori della seduta: Beni Stabili, in crescita del 13,15%; dall’altra parte del segno Freedomland: un titolo sfortunato, in caduta libera fin dal primo giorno della sua quotazione.