(Teleborsa) – Conclusione sotto la linea di parità per Piazza Affari. I listini milanesi, che già in avvio seduta si mostravano deboli hanno continuato ad essere bersaglio di vendite al giro di boa. Vendite che sono state incrementate dopo l’avvio in rosso della borsa statunitense. I listini di Wall Street già dall’avvio seduta in territorio negativo continuano a mostrare frazionali ribassi. Intanto i riflettori rimangono puntati sulle novità che potrebbero emergere dalla riunione dell’Ecofin,iniziato oggi e che terminerà domani, con le scommesse che arrivano per gli aiuti alla Grecia. Tra gli altri appuntamenti che fanno rimanere gli investitori con il fiato sospeso ci sarà quello di domani con la Federal Reserve che si riunirà per il consueto meeting mensile di politica monetaria, mentre dopodomani a riunirsi sarà la Bank of Japan. Sul mercato valutario, arretra l’euro nei confronti del biglietto verde a 1,3660 dollari dopo aver raggiunto venerdì la soglia degli 1,38 dollari. Tra gli indici milanesi, il FTSE All-Share chiude in flessione dello 0,79% a 22.870 punti mentre il FTSE MIB cede lo 0,85% a 22.373 punti Giù anche il FTSE IT Mid Cap che perde lo 0,48% a 24.786.Chiude sulla parità FTSE IT Star con un +0,06% a quota 11.308. Impregilo svetta sul paniere principale con guadagni superori al 3%. Oggi si è dato il via in Brasile al road show per la quotazione della partecipata brasiliana Ecorodovias, che all’inizio dello scorso mese aveva depositato alla Consob brasiliana la richiesta per l’autorizzazione alla quotazione, attraverso un’IPO da oltre un miliardo di dollari. Secondo il prospetto informativo pubblicato la società comincerà gli scambi alla borsa di San Paolo il prossimo 1° aprile. Conclude in retromarcia la Fiat. Il titolo del Lingotto aveva accelerato, passando anche in territorio positivo, dopo l’annuncio che a partire da aprile 2010 Fiat Group Automobiles svolgerà attività commerciali di supporto alla vendita e all’assistenza di prodotti dei marchi Chrysler, Jeep e Dodge in diversi paesi europei e sostituirà progressivamente Daimler nello svolgimento di queste operazioni. Lo rende noto un comunicato del Lingotto. In rosso i petroliferi che chiudono in sintonia con l’andamento debole evidenziato dall’intero settore oil a livello europeo. Tenaris è la peggiore del principale listino. L’Eni chiude la discesa di venerdì dopo la diffusione del piano strategico. Intanto, oggi, Ubs ha confermato il giudizio neutral ed il target price di 18 euro. Lima la controllata Saipem. Giornata sofferta per le banche. In calo di oltre un punto percentuale e mezzo percentuale il Banco Popolare, nell’ordine di un punto e mezzo, circa il calo di Mediobanca. Stessa intonazione per la Popolare Milano e Ubi Banca. Rosso vivo anche per Unicredit, in fermento per il CdA che si riunirà domani sui dati di bilancio. Linea rossa per Telecom Italia, dopo un avvio positivo, mentre si avvicina la data della presentazione del piano industriale alla comunità finanziaria. Nel resto del listino, in retromarcia Gemina dopo che ha annunciato di avere chiuso l’esercizio con una perdita di competenza di 39,2 milioni di euro rispetto alla perdita di 33,8 milioni di euro dell’esercizio 2008. In gran spolvero invece Brembo che chiude l’esercizio 2009 con utili in calo ma si dimostra ottimista per 2010. L’utile netto è sceso, infatti, nell’anno passato, del 71,9% attestandosi a quota 10,5 mln di euro. Per quanto riguarda l’outlook, invece, Brembo ha preannunciato che l’anno in corso dovrebbe vedere una crescita della quota di mercato nei diversi settori in cui il Gruppo opera, grazie soprattutto alla progressiva internazionalizzazione delle attività produttive che il Gruppo persegue da tempo.
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